Anche sull'
Imu, la tassa sugli immobili, sono possibili delle
detrazioni. L'Imu è la tassa che occupa il tassello tributario occupato una volta dall'Ici; si tratta di un tributo particolarmente controverso, perché imposto anche sulla prima casa e indipendentemente dalla fascia di reddito. Questo ha comportato che famiglie con un reddito basso ma con una casa di proprietà si sono ritrovate a dover pagare un'imposta altissima, a volte insostenibile.
Si possono ottenere
detrazioni Imu di 200 euro sulla casa principale in cui si risiede: si parla quindi di "
Imu prima casa". Questa detrazione è da suddividere a seconda del numero di componenti residenti che devono pagare l'Imu. Quindi il residente che paga in toto l'Imu, magari con famiglia a carico, che è quindi unico proprietario, ha diritto alle agevolazioni.
Se i proprietari sono vari, per esempio una casa in cui i proprietari sono due, entrambi pagheranno in proporzione l'Imu sulla casa come da regime fiscale e le agevolazioni verranno divise, 200 euro diventano 100 euro a testa. Nel caso in cui invece non tutti i proprietari siano residenti, per esempio una casa con tre proprietari di cui solo due risiedono come prima casa all'interno dell'immobile, tutti e tre pagheranno l'Iva ma solo i due residenti avranno diritto all'aliquota di detrazione e alla divisione dei 200 euro come spiegato sopra.
Se invece
il proprietario non risiede tutto l'anno nella casa, ma comunque ci trascorre stabilmente alcuni mesi l'anno, per usufruire della detrazione deve dividere 200 euro per i 12 mesi, poi moltiplicare il risultato ottenuto per il numero di mesi effettivamente trascorsi all'interno della casa stessa. Per esempio, se di lavoro si fa l'istruttore di sci, e si considera prima casa un appartamento in montagna per il periodo che va da novembre a marzo, bisognerà dividere 200 euro per 12, quindi 16,6, e moltiplicarlo per i cinque mesi di residenza, ottenendo quindi un totale di 84 euro finali di detrazione.
Si ha inoltre diritto a 50 euro di
detrazione per ogni figlio sotto i 26 anni purché sia residente anagraficamente e dimorante abitualmente nella casa, il tutto fino ad un massimo di 400 euro annui.
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