Il
canone in bolletta è una delle novità della Legge di Stabilità 2016, proposta dal Governo e approvata dal Parlamento entro la fine del 2015. Il canone in questione è quello che fino all’anno scorso veniva pagato per finanziare la TV pubblica, quello che tutti conosciamo come
il canone RAI. Fino al 2015, il canone doveva essere pagato all’inizio del’anno: solitamente la scadenza era a fine gennaio, in un’unica uscita che con il passare degli anni ha ampiamente superato i 100 euro. L’intervento del governo mira a ridurre l’evasione di questo pagamento, riducendo anche la somma da versare alla RAI.
La
nuova normativa sul canone RAI prevede dunque che questo venga riscosso tramite
la bolletta dell’energia elettrica. Si tratterà di un aumento bimestrale della bolletta, una vera e propria rata ogni due mesi, e sarà segnalato da una voce specifica. L’importo della rata sarà di
16,66 euro, per un totale di circa 100 euro all’anno. È importante sottolineare che il canone comparirà nella bolletta di qualunque abbonato a una fornitura di energia elettrica per una prima casa (sia di proprietà, sia in affito), indipendentemente dal gestore prescelto. E il rincaro nella bolletta arriverà anche per chi non possiede una TV.
Questo è il principale punto critico della nuova normativa, che però potrebbe permettere ad alcuni cittadini di non dover comunque pagare il canone. Se infatti cambiano le modalità di riscossione, non è stato modificato l’oggetto del canone, ossia il possesso di
strumenti volti a trasmettere segnali radiotelevisivi. Quindi, come accaduto sinora, chiunque possieda una TV sarà chiamato a pagare il canone. E, in attesa del testo definitivo della legge, chi non pagherà, pur possedendo un televisore, commetterà un reato.
Tuttavia, grazie alle nuove tecnologie digitali, anche la RAI, e in particolare i suoi servizi streaming on demand, è disponibile anche su dispositivi mobili, come i tablet, o sui tradizionali PC. Si presume dunque che anche chi possiede questi strumenti sarà obbligato a pagare il canone, anche se ci sono molte perplessità a riguardo. Una possibile interpretazione sarebbe che il canone si applicherebbe solo a chi possieda dispositivi dotati di
sincronizzazione per i canali TV: non basterebbe dunque un qualsiasi dispositivo collegabile a internet.
In ogni caso, tutti riceveranno comunicazione del canone in bolletta: spetterà poi a chi non possiede i dispositivi in questione, svolgere
un’autocertificazione per essere esentato. Attenzione però: il mancato pagamento del canone potrebe portare a sanzioni fino a 500 euro.
Anche tutti i cittadini residenti in uno stato estero devono pagare il canone in oggetto se possiedono un televisore in un'abitazione ubicata in Italia.
Sono invece esonerati dal canone tutte le persone che hanno superati i 75 anni di età con un reddito che non supera determinate soglie, i militari con cittadinanza estera, i diplomatici e tutte le persone che non posseggono un apparecchio televisivo.
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