Il
ravvedimento operoso dell’IMU consente al contribuente in ritardo con i pagamenti di questa imposta locale di sanare la propria posizione verso il fisco senza sanzioni eccessive. Il ravvedimento operoso è infatti una pratica prevista dall’ordinamento fiscale italiano volta a facilitare la riscossione dei tributi, in particolare pagamenti in ritardo da parte dei contribuenti. Si differenzia però da altre operazioni messe in atto dal fisco come
l’avviso bonario perché la pratica deve essere svolta autonomamente dal contribuente, che denuncia il ritardo e sana il debito senza ulteriori conseguenze.
Il ravvedimento operoso equivale a un’autodenuncia del contribuente e può essere utilizzato per molte tipologie di tributi: saldo e acconto
IRPEF,
IRES o
IRAP,
l’IVA, addizionali
regionali e
comunali IRPEF e altri tributi locali, come
IMU e
TASI. In generale, il ravvedimento può essere calcolato come la somma dell’imposta dovuta, della sanzioni amministrativa comminata dal fisco e degli
interessi legali maturati sulla somma da pagare.
Per quanto invece riguarda il pagamento dell’IMU, le ultime novità della Legge di Stabilità 2015 prevedono l’estensione di alcune norme vantaggiose anche ai pagamenti in ritardo di questa imposta locale, come della TASI. Come per tutte le altre imposte, il ravvedimento è possibile solo se il contribuente non ha ricevuto un atto di liquidazione e di accertamento. In tutti gli altri casi, oggi esiste una strada vantaggiosa per chi ha un debito tributario con la propria amministrazione comunale.
Esistono oggi tre possibilità (
qui le istruzioni dell’Agenzia delle Entrate per i casi più particolari), a seconda di quanto tempo sia passato dalla scadenza dell’IMU da pagare (acconto di giugno o saldo di dicembre indifferentemente):
- il ravvedimento breve: sanzione ridotta a un decimo della sanzione minima se il versamento avviene entro 30 giorni dalla scadenza;
- il ravvedimento medio: sanzione ridotta a un nono di quella minima se il versamento avviene entro 90 giorni:
- il ravvedimento lungo: sanzione ridotta a un ottavo di quella minima se il versamento avviene entro il termine previsto per la presentazione della dichiarazione relativa all’anno dell’imposta da pagare (o, se non è prevista dichiarazione periodica, entro un anno dalla scadenza dell'imposta).
Il ravvedimento operoso: IMU deve essere versato tramite la compilazione del
modulo F24, con i codici tributo adeguati. Oggi è possibile risparmiare sulle sanzioni, anche se è sempre necessario versare un interesse che cresce man mano che passa più tempo dalla scadenza dell’imposta.