Quando ci si appresta a firmare un contratto, talvolta per disattenzione o per fiducia in chi ci propone il bene o il servizio, ci si limita a firmarlo senza leggerlo in tutte le sue parti e, talvolta, può accadere di incorrere nelle
clausole vessatorie.
Esse sono le specifiche clausole che pongono il consumatore in una situazione di squilibrio, recando vantaggio al professionista e svantaggio a colui che accetta i termini del contratto, limitando la sua libertà contrattuale.
Esistono alcuni modi per proteggersi dalle clausole vessatorie: - Innanzitutto occorre leggere bene il contratto, chiedendone una copia in modo da esaminarlo con attenzione e senza fretta.
- Qualora vi fossero clausole di cui non si comprende la natura, occorre chiedere delucidazioni al professionista e, se lo si ritiene opportuno, rivolgersi alla Camera di Commercio o a un’associazione a tutela dei consumatori per trovare le risposte esaurienti che si stanno cercando.
- Nel caso in cui non si fosse d’accordo con alcuni elementi presenti nel contratto, è possibile discuterne con il professionista che vende il bene o eroga il servizio, aprendo anche, se si ritenesse opportuno, una trattativa, al fine di trovare un punto di incontro tra le parti.
- Qualora si giungesse a un accordo e si volessero apportare modifiche a mano sul contratto, è opportuno che queste siano presenti su entrambe le copie de contratto e non solo su quella del consumatore, altrimenti si potrebbe incorrere in contestazioni.
- Rileggere una seconda volta il contratto per intero in tranquillità, evitando di farsi prendere dalla fretta di concluderlo.
- Se si accettano tutte le parti del contratto è possibile firmarlo.
- Occorre sempre conservare una copia del contratto con tutte le modifiche effettuate, anche quelle scritte a mano, in modo da poterlo impugnare qualora il professionista non rispettasse i termini stabiliti nello stesso.
Qualora non venissero rispettati i termini stabiliti dal contratto stipulato tra il professionista e il consumatore, quest’ultimo può agire in tali modi: - Rivolgendosi a un’associazione di rappresentanza e tutela dei consumatori
- Rivolgendosi a un’associazione rappresentativa dei professionisti
Dopo la segnalazione è possibile presentare un
ricorso nei confronti del professionista presso il
Giudice di pace, chiedendo la cancellazione del contratto o delle clausole vessatorie.
Questo diritto è garantito ai consumatori sulla natura dell’
articolo 37 del
Codice del Consumo (il quale rientra all’interno della Legge 52/1996 relativa alla presenza delle clausole vessatorie all’interno dei contratti).