I vini speciali sono differenti da quelli ordinari e comprendono una serie di prodotti che vanno dalle mistelle fino ai vini liquorosi, agli spumanti e ai vini aromatizzati.
Ma nello specifico, quali sono i vini speciali? Sono tutti quei vini che vengono sottoposti a ulteriori interventi tecnici o all’aggiunta di altri componenti dopo il normale processo di vinificazione.
Le mistelle sono vini speciali ottenuti dalla lavorazione di un mosto con gradazione alcolica non inferiore ai 12 gradi e reso infermentescibile tramite l’aggiunta di alcol etilico o acquavite. Anche se le mistelle rientrano nella classificazione di vini speciali, vengono comunemente utilizzate per produrre vini liquorosi.
I vini liquorosi sono una tipologia di vino speciali prodotti da uve appassite. Il procedimento consiste nel posizionare le uve su dei graticci al sole ed eliminare parte dell’acqua contenuta così da ottenere una alta concentrazione di zucchero.
Altra categoria di vini speciali sono gli spumanti, una tipologia di vini ad alta concentrazione di anidride carbonica. In Italia, per realizzare gli spumanti si utilizza il metodo classico, che consiste nel far rifermentare il vino base nella bottiglia per poi aggiungere al momento dell’imbottigliamento uno sciroppo a base di lieviti e zucchero. Dopo l’aggiunta, le bottiglie di vino cominciano una nuova fermentazione e sviluppano anidride carbonica.
I vini aromatizzati, che non bisogna confondere con i vini aromatici, sono quei vini speciali a cui vengono aggiunte delle sostanze aromatizzanti che gli conferiscono particolari odori e sapori. Un esempio concreto di vini aromatizzati è il Barolo Chinato, un vino speciale ottenuto con l’aggiunta al Barolo di corteccia di china, Vermouth o Retsina greco.
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