L'
imposta sostitutiva rientra nella categoria delle imposte dirette, cioè quelle legate alla ricchezza, intesa come patrimonio già esistente o come reddito derivante da una prestazione di servizio.
Come imposta diretta, quella sostitutiva non può essere trasferita, cioè rimane a carico del soggetto obbligato a pagarla.
Di fatto, l'imposta sostitutiva va a sostituire, in determinati casi, altre imposte, come ad esempio quella di
bollo, di
registro, catastale. Sostituisce anche, per i contribuenti minimi, le imposte regionali, comunali e da reddito personale.
Nel caso di contrazione di un
mutuo bancario per l'acquisto di un immobile, l'imposta sostitutiva annulla quella
ipotecaria, di registro, di bollo e catastale, e viene applicata con un'aliquota dello 0,25 per cento per l'acquisto della prima casa, mentre si applica l'aliquota del 2 per cento per acquisto, ristrutturazione o costruzione. L'imposta sostitutiva è calcolata sull'importo finanziato, indipendentemente dal valore dell'immobile per cui si è acceso il mutuo.
Anche per i
finanziamenti a medio e lungo termine viene applicata l'imposta sostitutiva e annulla quanto sarebbe dovuto da imposta di bollo e di registro degli atti. Si può ottenere l'applicazione dell'imposta sostitutiva solo per finanziamenti contratti in Italia, concessi da un ente di finanziamento (banca o finanziaria) di durata uguale o maggiore ai 18 mesi.
Si parla di imposta sostitutiva anche per la rivalutazione dei fondi del
TFR (Trattamento di Fine Rapporto) e, in questo unico caso, spetta al datore di lavoro o all'ente pensionistico versare l'imposta con un'aliquota dell'11 per cento. Il versamento viene effettuato tramite Modello F24 in due tranches: la prima entro il 16 dicembre dell'anno in corso e la seconda entro il 16 febbraio dell'anno successivo.
Per i contribuenti che applicano il
regime de minimis, l'aliquota dell'imposta sostitutiva è del 20 per cento e va a coprire ogni altra imposta sul reddito, addizionali regionali e comunali. Per le piccole imprese a carattere familiare, l'imposta sostitutiva è dovuta dal titolare dell'impresa ed è in misura percentuale sulla somma dei redditi familiari che derivano dall'attività svolta.
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