Uno dei temi centrali della politica italiana da tempo ormai è quello delle famiglie. Con la crisi che avanza e con le difficoltà economiche che si possono avere non solo a mantenere i figli, ma anche a custodirli mentre si lavora, la natalità italiana è diminuita esponenzialmente negli ultimi decenni.
Proprio per venire incontro alle difficoltà di un nucleo così fragile i vari governi degli ultimi vent'anni hanno applicato una serie di agevolazioni fiscali, di bonus e di sistemi di sostegno per promuovere le famiglie. Il sostegno alle famiglie è un concreto obiettivo della politica economica italiana.
Tre le tante iniziative, per esempio, l'assegno per il terzo figlio, erogato dall'Inps a chi ha più di tre figli, da solo o in coppia, e si trova al di sotto di una certa soglia di reddito. Rientrano nei tre figli anche eventuali minori affidati a solo uno dei due coniugi e minorenni in affido pre-adottivo.
Sempre nell'ottica del sostegno alle famiglie c'è l'assegno per il nucleo famigliare, dedicato ai lavoratori dipendenti (compresi quelli in malattia, in cassa integrazione, in disoccupazione, in mobilità indennizzata), ai pensionati del Fondo pensioni lavoratori dipendenti, a quelli dei fondi speciali e ai parasubordinati. Si tratta di una prestazione istituita per aiutare quei nuclei composti da più persone e i cui redditi sono al di sotto dei limiti stabiliti dalla legge (la cifra è differente a seconda del numero dei componenti e al reddito del singolo nucleo famigliare).
Infine l'Inps eroga anche l'assegno di maternità, dedicato alle madri lavoratrici o disoccupate al momento della nascita del figlio, oppure al momento dell'adozione o dell'affidamento pre-adottivo di un minore di età non superiore ai sei anni. Questo bonus non vale soltanto per le cittadine italiane o comunitarie, ma anche per tutte le cittadine extracomunitarie che si trovano in Italia al momento del parto o dell'ingresso del minore adottato. L'assegno viene consegnato purché il datore di lavoro non preveda già un altro tipo di indennità e, nel caso di disoccupazione, abbia avuto diritto all'assegno di disoccupazione o altri simili. Il bonus può essere richiesto, in casi specifici, anche da persone diverse dalla madre (per esempio il padre).
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