Il testamento biologico, detto anche dichiarazione anticipata di trattamento o testamento di vita, si differenzia da quel che comunemente si intende come testamento in quanto, invece di disporre di beni materiali, indica le disposizioni del testatore in merito a trattamenti medici a cui intende o non intende essere sottoposto.
Il testamento biologico viene redatto quando il testatore è nel pieno delle sue facoltà mentali, quindi in grado di decidere per se stesso senza costrizioni o influenze, e contiene le indicazioni su quali terapie dovranno essere seguite nell'eventualità che si trovi in una condizione di incapacità di decidere.
Nel testamento biologico, oltre alle indicazioni sulle disposizioni mediche, vengono indicate anche le persone autorizzate a prendere delle decisioni riguardo i trattamenti medici da seguire in caso di malattia terminale, lesioni cerebrali traumatiche irreversibili o invalidanti e malattie che costringano all'utilizzo di macchinari per la persistenza in vita.
In Italia il testamento biologico è riconosciuto in qualità di documento che esprime la volontà del testatore, ma questo non significa che ogni volontà espressa venga rispettata. Questo è dovuto al fatto che, non esistendo una giurisprudenza specifica sul testamento biologico, il testatore può indicare diversi argomenti, come la cremazione, la donazione di organi, la terapia del dolore, l'eutanasia, l'accanimento terapeutico. L'eutanasia, ad esempio, non è legalmente e bioeticamente riconosciuta in Italia, quindi eventuali indicazioni del testatore su questo argomento non possono essere seguite.
Attualmente alcuni Comuni italiani offrono la possibilità ai cittadini residenti di depositare il proprio testamento biologico, seguendo una procedura molto semplice. È sufficiente compilare un modulo nel quale si indica la persona autorizzata a decidere le terapie mediche e fornire una copia del documento di identità della persona indicata. In calce al modulo si devono apporre le firme del testatore e della persona indicata di fronte all'impiegato comunale. Una copia del documento viene archiviata in busta chiusa, mentre una copia viene rilasciata al testatore e una alla persona indicata in qualità di esecutore.