Le caratteristiche, le modalità e le novità sul
redditometro, lo strumento attraverso il quale lo Stato intende combattere l'evasione fiscale.
Il redditometro, chiamato tecnicamente
accertamento sintetico di tipo induttivo, era già presente nella legislazione italiana dal 1973 ed è poi stato ampliato modificato con la
Legge 78/2010 in vigore dall'anno 2011. In sintesi la funzione del redditometro è quella di calcolare il divario tra reddito presunto di un contribuente rispetto alle spese effettuate e certificate. In caso di divario considerato anomalo secondo i parametri utilizzati dal Fisco, il contribuente sarà chiamato a giustificare lo scostamento tra reddito dichiarato e spese effettuate.
L'accertamento da parte dell'
Agenzia delle Entrate viene effettuato nei casi in cui il divario tra reddito presunto (cioè quello accertabile) e reddito dichiarato superi il 20%. Prima dell'aggiornamento normativo questa percentuale era del 25%.
Quando il contribuente riceve l'avviso dell'anomalia riscontrata (dal primo aprile 2014 è ricominciato l'invio delle lettere a quei contribuenti considerati in posizione da accertare) ha il diritto e il dovere di produrre documentazione idonea a chiarire lo scostamento. Il contribuente può addurre prove contrarie alla sospetta evasione presentando documentazione che dimostrino la liceità della condotta. Nello specifico le prove ammesse sono: spese effettuate con redditi esenti o soggetti a ritenuta alla fonte; spese effettuate con redditi diversi da quelli posseduti nello stesso periodo dell'imposta e spese effettuate con redditi che non concorrono alla formazione del reddito imponibile.
L'Agenzia delle Entrate determina il
calcolo del reddito tramite i cosiddetti indicatori di capacità contributiva, cioè alcuni indici relativi alla spese che possono essere a conoscenza del Fisco secondo i parametri indicati nella loro tabella relativa a spese per: abitazione, mezzi di trasporto, assicurazioni, contributi previdenziali, istruzione, attività sportive e ricreative, cura della persona, altre spese significative, investimenti immobiliari e mobiliari netti.
Se l'Agenzia dell'Entrate riscontra una violazione il contribuente, o un suo delegato, dovrà giustificare lo scostamento e produrre documentazione utile all'accertamento. In via preventiva l'Agenzia delle Entrate ha predisposto lo strumento del
Redditest per dare la possibilità ai contribuenti di controllare la congruenza tra il reddito dichiarato e le spese sostenute. Il Redditest è un software scaricabile dal sito dell'
Agenzia dell'Entrate da dove potrete seguire le istruzioni per compilare correttamente il form e avere una buona stima dello scostamento tra reddito dichiarato e spese sostenute.