Il
reddito minimo garantito viene elargito dall’
Inps ed è una particolare forma di erogazione monetaria a tutela di coloro che si trovano (o che rischiano di trovarsi) al di sotto della soglia minima di povertà. A differenza del reddito di cittadinanza, il quale presenta le peculiarità di essere universale e illimitato nel tempo, il reddito minimo garantito viene erogato a
tutti i cittadini (sia che siano essi nati e cresciuti sul territorio nazionale o che abbiano acquisito la cittadinanza dopo un certo numero di anni), in possesso della
maggiore età.
Il reddito universale (anche chiamato reddito di cittadinanza) viene erogato dallo Stato a intervalli regolari, non è tassabile e non tiene conto dello status economico e patrimoniale dei soggetti, né di quello sociale, dal momento che anche le persone che non hanno una famiglia possono accedervi. Per quanto concerne il discorso inerente il reddito minimo garantito, esso è leggermente più complesso, dal momento che sono state deliberate talune disposizioni che consentono solo a coloro che rientrano in un
nucleo famigliare e non raggiungono la soglia minima annuale, stabilita a 12.000 euro, possono avere accesso all’erogazione monetaria da parte dell’Inps.
A causa delle numerose truffe ai danni dello Stato che sono state avviate e perpetuate nel corso degli anni, da tempo l’Istituto nazionale di previdenza sociale si è attivato al fine di smascherare gli impostori, così da consentire a coloro che veramente vivono sotto il
limite di povertà di accedere ai soldi che gli spettano, senza che ci sia qualcuno che approfitta di tale rendita solo e unicamente per arricchirsi.
Non bisogna confondere il reddito minimo garantito con il sussidio di disoccupazione o con altre rendite che vengono erogate dallo Stato e dall’Inps: tale reddito, infatti, può essere fornito anche a coloro che sono in una
condizione lavorativa subordinata, a patto però che, nonostante l’entrata monetaria da parte della posizione lavorativa occupata, non si riuscisse a rientrare nei canoni monetari stabiliti e, pertanto, si fosse inquadrati come “a rischio di povertà”.
Il reddito minimo garantito non è uguale per tutti, dal momento che più è elevato il dislivello tra la propria condizione e la soglia minima di povertà, maggiore sarà l’importo erogato da parte dell’Inps.
Per accedere al reddito minimo garantito occorre presentare la
documentazione inerente la propria condizione sociale, famigliare ed economica, unita all’Isee e all’Iseu, presso gli uffici dell’Istituto nazionale di previdenza sociale più prossimi al proprio luogo di residenza.