Per comprendere quale ruolo abbiano le multe nella quotidianità degli italiani è sufficiente pensare che ogni anno le contravvenzioni sono circa 78 milioni: più di due per ogni patentato.
Questo numero comprende però anche le multe non regolari, caratterizzate cioè da vizi di forma, e quelle che per qualche motivo non vengono notificate.
Il pagamento di una multa è una faccenda seria da non prendere sottogamba, ma quando si parla di
prescrizione multe è opportuno che il consumatore conosca i propri diritti.
Questa situazione è regolamentata da norme ben precise e i termini sono specificati nell'art. 209 del Codice della Strada e dall'art. 28 della legge 24 Novembre 1981 n.689:
"Il diritto a riscuotere le somme dovute per le violazioni indicate dalla presente legge si prescrive nel termine di cinque anni dal giorno in cui è stata commessa la violazione. L’interruzione della prescrizione è regolata dalle norme del codice civile."La prescrizione multe non riguarda quindi, come erroneamente si potrebbe pensare, le
multe non pagate. In quel caso è più corretto parlare di condono, una situazione completamente diversa che è regolata da termini e norme differenti.
Per tornare alla prescrizione multe, essa dipende dai
tempi di notifica della sanzione stessa. Il termine di prescrizione è perciò il termine entro il quale deve essere richiesto il pagamento.
Se per esempio si è ricevuta una sanzione in data 1 Gennaio 2013, il pagamento della multa dovrà essere richiesto dal Comune entro l'1 Gennaio 2018. Se ciò non avviene e la notifica non viene ricevuta, la multa può considerarsi prescritta.
Bisogna considerare, in ogni caso, che ogni volta che la notifica avviene e il pagamento viene richiesto, i termini della prescrizione vengono spostati. Sfruttando nuovamente l'esempio precedente se il Comune richiede il pagamento l'1 Gennaio 2015 il periodo di decorrenza della multa sarà di altri 5 anni da quella data. Il Comune avrà quindi altri 5 anni di tempo per richiedere il pagamento prima che esso cada in prescrizione.