Il certificato energetico di un edificio valuta la sua efficienza energetica, fornisce raccomandazioni per il miglioramento dell'efficienza energetica e aiuta a prevederne i costi di gestione dal punto di vista del consumo di energia.Questa certificazione, prevista da una direttiva UE vincolante per tutti gli Stati membri, ci aiuta a sfruttare al meglio tutto il potenziale energetico del settore abitativo; inoltre, la catalogazione energetica è fonte di trasparenza per tutti coloro che sono coinvolti nella gestione di un immobile.
Dal 6 giugno 2013 questa certificazione, APE - Attestato di prestazione energetica, deve essere prodotta per tutte le nuove costruzioni, in caso di ristrutturazione, di vendita, di locazione e di cessione a titolo gratuito di un immobile. Nel caso in cui tale documento non venga redatto, si rischiano sanzioni e la nullità del contratto.
La certificazione energetica,
rilasciata da un ufficio indipendente autorizzato, è un documento con marchio di qualità che classifica l'edificio in seguito ad un’indagine che coinvolge tutto il processo di realizzazione.
Il certificato energetico evidenzia immediatamente l’entità del fabbisogno di calore di un edificio, e presenta due classificazioni energetiche: la prima concerne la classe di isolamento termico dell’edificio mentre la seconda riguarda la qualità dell’impiantistica.
Per renderne più semplice ed immediata la comprensione, la prestazione dell’edificio viene rappresentata in una scala da A a G. Nel documento, che ha un
costo che può variare ampiamente tra i duecentocinquanta e i mille euro a seconda delle dimensioni della casa, ritroveremo quindi:
- La classe energetica.
- I requisiti minimi di efficienza energetica vigenti.
- Le raccomandazioni di intervento di ristrutturazione importanti e quelli di riqualificazione energetica.
Entriamo ora nel dettaglio di alcune definizioni che ci aiuteranno a meglio comprendere cosa significhi parlare dell’efficienza energetica di un edificio. E’ doveroso precisare che, i valori che si ricaveranno, non definiranno i consumi effettivi ma saranno i valori standardizzati di una valutazione indipendente dalle abitudini degli abitanti dell’edificio.
Il cosiddetto indice termico di calore si ottiene tramite un procedimento di calcolo unitario che si basa su alcuni fattori rilevanti dal punto di vista energetico. In questo modo, ogni cittadino potrà calcolare il fabbisogno medio di riscaldamento ed energia di un edificio ed effettuare una comparazione tra differenti costruzioni.
Il fabbisogno di energia complessiva descrive la qualità energetica dell’involucro edilizio (pareti esterne, tetto e ponti termici ) e delle tecniche di installazione. Il valore che si ottiene è il risultato di un analisi dei seguenti fattori:
- Qualità costruttiva, ad esempio la tenuta d’aria.
- Perdite dovute dal ricambio di aria.
- Guadagni termici determinati da irraggiamento solare o calore prodotto dagli apparecchi elettrici.
- Qualità dell’impianto di riscaldamento e di ventilazione.
- Fabbisogno ed energia necessaria all’acqua sanitaria.
- Vettore energetico: gasolio, metano, elettrcità.
La classe di efficienza energetica dell’involucro edilizio e dell’efficienza complessiva si calcola basandosi sulle normative tecniche europee di calcolo determinate dai dati tecnici dell’edificio, degli impianti, e dai dati climatici standardizzati, dall'uso dell'edificio e dal già citato vettore energetico.
Il fabbisogno energetico per il riscaldamento di un edificio descrive la qualità del risparmio energetico dell'edificio, ovvero ci dice che vi è una migliore forma di efficienza se l’edificio disperde meno calore.
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