Il certificato contestuale, chiamato anche certificato plurimo o cumulativo, è un certificato che riunisce in un unico documento differenti informazioni anagrafiche, quali lo stato di famiglia, la cittadinanza, la residenza, l'esistenza in vita, il godimento dei diritti politici.
Il certificato contestuale è utile nel caso si debbano certificare più dati della stessa persona contemporaneamente e viene solitamente richiesto, per citare un caso concreto, per le pratiche di matrimonio in altri Comuni.
Ci possono essere diverse tipologie di certificati contestuali, ad esempio:
- Residenza e cittadinanza
- Stato di famiglia e residenza
- Stato di famiglia e cittadinanza
- Stato di famiglia, residenza e cittadinanza
- Stato libero, cittadinanza e residenza
- Stato libero ed esistenza in vita
- Cittadinanza, godimento dei diritti politici, residenza
- Cittadinanza, residenza, nascita
- Cittadinanza, residenza, stato libero, godimento dei diritti politici
- Esistenza in vita, residenza, stato libero
I certificati hanno validità di sei mesi dalla data di rilascio, ma possono essere utilizzati anche successivamente se l’interessato dichiara e sottoscrive in calce al certificato che le informazioni contenute non hanno subito modifiche. Per richiederli è necessario presentarsi all'Anagrafe muniti di documento di identità valido; è inoltre possibile inviare richiesta per posta, o delegare un'altra persona con dichiarazione autografa in carta libera di autorizzazione a effettuare le pratiche per proprio conto, con la fotocopia di un documento.
Il rilascio del certificato è generalmente immediato quando viene richiesto agli sportelli dell'Anagrafe, occorrono invece alcuni giorni se viene richiesto per posta. È bene sapere che in caso di documentazione da produrre alla pubblica amministrazione e ai gestori di servizi pubblici, il cittadino ha la facoltà di sostituire il certificato con un’autocertificazione.
Tutti gli altri enti di natura privatistica, quali per esempio banche, assicurazioni, avvocati, notai, non sono obbligati ad accettare l'autocertificazione; possono acconsentire, così come invece richiedere la presentazione dei certificati con bollo. Il rilascio dei certificati è soggetto al pagamento dei diritti comunali e delle marche da bollo; per conoscere gli importi applicati è necessario rivolgersi agli uffici anagrafici del proprio Comune.