Le
accise sulla benzina, come le
accise applicate su altri prodotti energetici, tabacchi e alcolici, vengono calcolate in base alla quantità prodotta e non in base al valore del prodotto. Le accise sono
imposte di scopo, cioè introdotte per far fronte economicamente a un determinato evento.
La benzina, come tutti i carburanti a esclusione del kerosene, è oggetto di applicazione di accise che incidono per circa il 30 per cento del costo finale. Inoltre, le accise concorrono alla determinazione del valore di acquisto del prodotto e quindi vengono tassate ulteriormente da imposte sul valore, cioè l’Iva.
Dal 1935 a oggi sono state introdotte molte accise sulla benzina e, nonostante molte di queste emergenze siano finite, le accise applicate per lo scopo non sono mai state annullate. Le cifre, occorre dirlo, prese singolarmente sono davvero irrisorie: per la Guerra di Etiopia del 1935, si paga 0,001 euro al litro. Si pagano 0,005 euro per i terremoti del Belice del 1968 e del Friuli del 1976, e per il disastro del Vajont del 1963. Si paga anche per l’acquisto di autobus elettrici del 1995, per i profughi della crisi libica del 2011, e fino al terremoto in Emilia nel 2012.
Con il cosiddetto “
Decreto SalvaItalia”, nel 2012 sono state applicate in Piemonte, Liguria, Toscana, Lazio, Umbria e Marche, ulteriori
addizionali regionali in agguinta alle accise già esistenti. Il totale delle accise per ogni litrd di benzina è di circa 0,41 euro, a cui si deve però applicare l’Iva, per un totale di 50 cent di euro al litro.
Con l’applicazione ulteriore dell’Iva, imposta che viene calcolata sul valore del prodotto e quindi grava sul costo del carburante ma anche sulle accise, ogni litro di benzina viene aumentato di circa il 50 per cento da quando viene prodotto a quando viene venduto alla pompa.
Dall’inizio del
2011 a oggi, le accise su ogni litro di benzina sono aumentate di 16,44 cent e di 19,44 cent per il diesel. Con l’aumento dell’Iva al 22 per cento dal 1 ottobre 2013, si stima che per un pieno di benzina di 50 litri, il costo per le famiglie sia di 10 euro in più rispetto a prima.