Lo stato di Cuba possiede un doppio sistema monetario in vigore dal 1994: accanto al peso cubano, anche chiamato moneda nacional, si affianca il peso cubano convertibile. Mentre il peso cubano, il cui codice ISO 4217 è CUP, è impiegato dalla popolazione del paese, che riceve il salario e le pensioni in CUP, il peso cubano convertibile è la moneta utilizzata principalmente dai turisti, ma anche dai cubani, nel settore della benzina, degli alberghi, dei ristoranti e dei prodotti importati. Fino all’anno 2004 era in circolazione anche il dollaro statunitense, ora non più accettato e nemmeno conveniente dal punto di vista del cambio. I tagli del peso cubano in circolazione per quanto concerne le monete sono da 1, 5 e 20 centavos e da 1 e 3 pesos, mentre relativamente alle banconote da 1, 3, 5, 10, 20, 50 e 100 pesos. I tagli della valuta convertibile invece sono da 1, 5, 10, 25 e 50 centavos, 1 e 5 pesos per le monete e da 1, 3, 5, 10, 20, 50, 100 pesos per le banconote.
Inizialmente e, in particolare, fino al 1915 il peso cubano era emesso solo in banconote. Da questo momento in poi vennero coniate le prime monete. Con la presa del potere da parte di Fidel Castro nel 1959 un peso equivaleva a un dollaro statunitense, tuttavia tale corrispondenza di cambio perse progressivamente di valore, a seguito della sospensione delle importazioni di zucchero da parte degli Stati Uniti. Questa decisione spinse Cuba a stringere accordi commerciali con l’Unione Sovietica, con il cui collasso nel 1991 il peso perse ulteriormente valore. La moneta cubana ha successivamente acquistato un po’ di valore, che varia tra i 23 e i 25 peso per dollaro.
Nell’ottobre del 2013 il governo di Cuba ha avviato il programma di abolizione del doppio sistema monetario, il cui rinnovamento era stato già avviato nell’aprile del 2011. La doppia moneta ha reso la distribuzione dei redditi arbitraria. Infatti i diversi settori in cui vengono usate le due diverse monete, una più forte (quella convertibile) l’altra più debole (quella nazionale), ha determinato il delinearsi di due classi sociali. Chi lavora nell’ambito turistico ove vige il peso convertibile può contare su un guadagno maggiore di chi ad esempio svolge l’importante professione del medico. La doppia moneta ha in un certo senso minato i fondamenti del socialismo e dell’uguaglianza su cui da sempre si basa il regime cubano. Il CUC infatti vale circa 25 volte di più del CUP. Proprio per questo il percorso verso un’unica moneta cubana si prospetta lungo e piuttosto complicato, in quanto non solo occorre tener conto della redditività del lavoro, ma anche dell’accettazione della valuta all’estero.
I turisti che desiderano partire per Cuba dovranno quindi avvalersi della moneta cubana convertibile, anche se il cibo da asporto può essere pagato in CUP. Attualmente il valore di cambio contempla la corrispondenza di 1 euro a 1.35367 CUC. Il peso cubano convertibile è cambiabile a Cuba con l’euro, ma occorre pagare una commissione dell’8% al governo di Cuba, mentre per quanto concerne il cambio con il dollaro statunitense si aggiunge un’ulteriore commissione del 10%. Si suggerisce di cambiare i pesos convertibili avanzati all’aeroporto.
Per cambiare la valuta ci si può recare presso gli sportelli bancomat resi più affidabili rispetto al passato, principalmente all’Avana e a Santiago, mentre nel resto del paese spesso non sono funzionanti. Le carte di credito internazionali, soprattutto la Visa, sono accettate nei grandi alberghi e ristoranti, tuttavia la commissione applicata è sempre dell’8%. A causa dell’embargo degli Stati Uniti contro Cuba, le carte di credito americane non vengono accettate. I travellers’ cheque sono sconsigliati, in quanto oltre a pagare la commissione, non vengono accettati nei piccoli hotel. È sconsigliato cambiare il denaro per strada, a causa delle frequenti truffe. Inoltre anche il cambio negli hotel non è suggerito perché non è il migliore; quello più conveniente è quello effettuato in banca.