Quando si parla di abusi bancari si fa riferimento a tutta una serie di storture esistenti che alterano il corretto rapporto che si dovrebbe instaurare tra banca e cittadino.
E’ proprio il cittadino infatti a rappresentare l’elemento debole del rapporto e, per questo, il consiglio è quello di informarsi sempre in modo approfondito per sapere come difendersi e tutelarsi di fronte ad eventuali abusi bancari.
Si pensi, solo per fare un esempio, alla possibilità a disposizione della banca di realizzare le proprie pretese creditorie nei confronti del debitore tramite un procedimento esecutivo, con cui si tende all'attuazione forzata di un diritto previamente accertato.
In questa fase, è possibile trovarsi di fronte ad abusi bancari in quanto il processo esecutivo ha il solo obiettivo di tutelare l’interesse del creditore e non di stabilire le ragioni e i torti delle parti.
Al fine di tutelarsi al meglio da eventuali abusi bancari, il debitore deve sapere che il creditore può richiedere una esecuzione forzata mobiliare presso il debitore (pignoramento beni mobili), presso terzi (pignoramento dello stipendio) o immobiliare (pignoramento beni immobili).
Per salvaguardarsi da abusi bancari, sempre possibili nell'esecuzione dei pignoramenti, il debitore deve sapere che, qualora la banca pignori beni di valore superiore al credito vantato, sarà suo diritto chiedere la riduzione del pignoramento.
Non solo, il debitore vittima di abusi bancari può anche chiedere di continuare ad abitare presso l’immobile pignorato fino alla conclusione delle operazioni di vendita. Infine, il debitore può anche difendere il diritto alla prima casa (sentenza n.19270/2014 Cassazione), secondo cui qualora l’espropriazione immobiliare riguardi l’unico bene di proprietà (non di lusso), in cui il contribuente ha la residenza, l’Ente di riscossione non potrà proseguire.
Insomma, il debitore che credesse di essere stato vittima di abusi bancari deve sapere di avere tutta una serie di diritti di cui tener conto al fine di salvaguardarsi.
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