I prestiti cambializzati sono dei finanziamenti in cui l’importo delle rate è rappresentato da un certo numero di
cambiali che vanno pagate mensilmente allo sportello bancario.
Si tratta di una particolare forma di
prestito che viene richiesta ed utilizzata da chi non è riuscito ad ottenere un prestito nella forma tradizionale,
perché protestato,
cattivo pagatore ed
iscritto al CRIF.
Il
prestito con cambiali, infatti, in fase di istruttoria, non prevede la verifica della banca sulla precedente situazione debitoria del richiedente, anche se al momento della richiesta si dovranno comunque presentare delle garanzie.
In base alla categoria professionale del richiedente si distinguono il prestito con cambiali per lavoratori autonomi e per dipendenti o per disoccupati.
Agli autonomi verrà chiesta la documentazione relativa alla dichiarazione dei redditi e la stipula di una assicurazione, ai dipendenti potrebbe venire richiesto anche il Tfr, mentre il disoccupato, in assenza di documenti di reddito, dovrà esibire attestati di proprietà di immobili o la firma di un garante.
In ogni caso, con gli ultimi aggiornamenti, è altresì richiesta una
assicurazione vita che possa così fare da ulteriore garanzia per il prestito.
Questi
finanziamenti possono essere concessi anche a titolari di contratti di lavoro a tempo determinato, i quali dovranno presentare la firma di un terzo garante o coobbligato.
Le condizioni economiche dei prestiti con cambiali, ottenibili anche online, sono: tasso fisso annuo nominale massimo applicabile del 16% e tutte le spese previste per i prestiti personali come oneri assicurativi,
imposta di bollo a cui aggiungere le spese di incasso effetto ( cambiale); durata minima di 36 mesi e massima di 120, importo minimo di 1.500 euro e massimo di 50.000; età del richiedente compresa tra 18 e 70 anni; tempo massimo di accettazione della richiesta, 8 giorni.
Il pagamento delle rate tramite le cambiali potrà avvenire pagando le stesse in una banca diversa da quella che ha erogato il prestito o presso cui si ha il conto corrente. In caso di mancanza di un conto corrente, la banca erogante invierà un assegno circolare direttamente al domicilio del debitore.
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