Quando si parla di
fallimento della persona fisica, o di
fallimento personale, ovvero di persone che non esercitano attività di impresa e piccoli imprenditori che non abbiano fatto investimenti superiori a 300.000 euro (e i cui ricavi degli ultimi tre bilanci non superino 200.000 euro e il cui ammontare dei debiti non superi 500.000 euro), bisogna sapere che si parla di soggetti che non possono fallire.
Il fallimento della persona fisica non è dunque possibile anche se, sulla base della legge n.3 del 27/01/2012, viene introdotta la Disciplina di Composizione della
Crisi da Sovraindebitamento, a cui possono accedere sia le persone fisiche che i piccoli imprenditori.
Tale procedura consente dunque ai soggetti non fallibili ma sovraindebitati di
ricorrere a un giudice per proporre un piano di risanamento specifico della propria
situazione debitoria. In questo caso sarà dunque il giudice a esaminare la fattibilità del piano di risanamento debitorio sottopostogli e ad emettere eventualmente un decreto di sospensione di procedure giudiziarie in corso contro il soggetto in questione. Queste indicazioni sono utili per capire a chi rivolgersi in caso di fallimento personale, evitando così di finire in una pericolosa spirale debitoria.
I consumatori, persone fisiche, che non riescono a pagare i loro debiti possono, grazie alla
procedura dell’esdebitamento resa possibile dalla legge 179/2012, dichiarare il
fallimento del consumatore. La procedura dell’esdebitamento riguarda solamente le persone fisiche, i lavoratori dipendenti e autonomi, i professionisti, i piccoli imprenditori, gli imprenditori agricoli, gli artigiani e gli enti collettivi con o senza personalità, ovvero tutti quei soggetti che
non possono avvalersi della legge fallimentare valida per gli imprenditori.
Tra i
requisiti da ottemperare per avere accesso al piano di fallimento della persona fisica (consumatore), è necessario trovarsi in una situazione di
sovraindebitamento, non averne già usufruito negli ultimi cinque anni, non aver subito cessazione o revoca degli effetti di un precedente piano e presentare documentazione dettagliata per ricostruire la situazione patrimoniale.
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