Il
dottorato di ricerca è un percorso di formazione post-universitaria, diffuso in Italia sia in ambito scientifico che umanistico. Al dottorato di ricerca è possibile accedere dopo la
laurea di secondo livello (
specialistica o magistrale) e ha in genere la durata di quattro anni.
Non tutti i dottorati hanno la stessa struttura e il percorso può comprendere diversi tipi esami, corsi e laboratori. La conclusione è, in ogni caso, la redazione e la discussione di una
tesi di dottorato, svolta in collaborazione con un docente o un tutor designato.
L'accesso al dottorato di ricerca avviene tramite
concorso: ogni anno, infatti, vi è un numero piuttosto limitato di posti per ogni disciplina e soltanto chi è particolarmente brillante e motivato può sperare di accedere al programma. Va da sé che quella di proseguire gli studi con una formazione post laurea non è mai una scelta presa alla leggera, poiché implica degli sbocchi professionali molto specifici. Chi consegue un dottorato di ricerca, infatti, può accedere più facilmente alle professioni interne all'università, proseguendo il proprio progetto oppure assistendo un docente, o ancora può ricevere una proposta di assunzione un'azienda attiva nel medesimo settore.
Una delle difficoltà più sentite dai dottorandi è quella del proprio sostentamento: frequentare i corsi e dedicarsi a tempo pieno ad un progetto importante non sempre lascia il tempo per svolgere una professione. In molti casi si può contare su una
borsa di studio, offerta dall'università stessa o da un'azienda del settore, ma questo non sempre accade.
Anche per questo il laureando dovrebbe riflettere molto attentamente sulle sue possibilità. Se la tesi di laurea di secondo livello ha delle buone prospettive per diventare un progetto di dottorato, la cosa migliore è parlare con il docente relatore dell'eventualità di proseguire gli studi.
Esiste inoltre la possibilità di conseguire un
dottorato all'estero, assicurandosi che il proprio titolo di studio sia legittimamente riconosciuto dall'Ateneo in questione.