In un
subentrare come contraente di un
contratto di locazione, innanzitutto è necessario verificare se questo preveda questa possibilità e in quali termini ed entro quali vincoli si può verificare. Al momento della stipula del contratto, il proprietario può infatti aver inserito nel contratto delle clausole che vietano il subentro, oppure lo permettono a determinate condizioni, ad esempio che rimanga inalterato il numero complessivo degli occupanti dell'immobile previsto dal contratto stesso.
Una volta accertata la
possibilità di subentro, si deve procedere con il pagamento di 67 euro da effettuarsi con un modello F23, compilandolo in ogni sua parte con i dati non solo di chi subentra, ma anche del precedente affittuario, i dati relativi al contratto, cioè numero di registrazione e data di stipula (questi dati sono reperibili nell'ultima pagina di contratto). Bisogna inoltre indicare nel modello F23 anche il codice del tributo 110T e la dicitura “
subentro in affitto”.
Dopo aver effettuato il pagamento di 67 euro, che spetta in solido a locatore e locatario, ci si deve recare all'
Agenzia delle Entrate per far vidimare la pratica di subentro. Alla ricevuta del modello F23 vanno anche allegate una copia del contratto di affitto, del documento di identità e del codice fiscale di chi subentra. Una volta registrato il subentro, l'
Agenzia delle Entrate rilascerà una ricevuta che andrà allegata, in originale, al contratto di affitto, oltre a conservarne una copia.
Come ultimo passo per il subentro ufficiale, il locatore e il subentrante devono stipulare una
scrittura privata in duplice copia del contratto di affitto, firmate in originale, nella quale indicano il consenso al subentro e tutte le modalità di come avviene, comprese le indicazioni delle date di stipula, inizio e fine del contratto, se diverse da quelle del contratto originale. Infine, alla scrittura privata andrà apposta una marca da bollo da 1,81 euro su ogni copia e, per eccesso di scrupolo, fare un'ulteriore copia da allegare all'originale del contratto di affitto in cui si subentra.
Questa procedura è valida quando il subentro avviene per
sostituzione del locatario: se, invece, il subentro avviene per altri motivi (separazione di coniugi o decesso di un affittuario), o se il contratto presenta vizi di forma, è necessario rivolgersi a un avvocato o a un'agenzia immobiliare che offra anche i servizi di assistenza legale.
Una volta completata la procedura di subentro, il nuovo inquilino acquisirà tutti i diritti ma anche i doveri del precedente occupante e sarà tenuto al rispetto delle clausole indicate nel contratto di affitto.
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