Il mutuo sociale è un progetto portato avanti da diverse associazioni di promozione sociale mirante a garantire un prestito agevolato e finalizzato all’acquisto di immobili da parte di nuclei familiari italiani particolarmente disagiati. L’obiettivo di tali associazioni è quello di, mediante un referendum propositivo, istituire una legge sul mutuo sociale in grado di garantire la possibilità di ottenere un mutuo statale garantito da appositi enti regionali a interessi zero e con una rata non superiore a un quinto del reddito complessivo della famiglia.
In questo modo al mutuo sociale potrebbero accedere tutte quelle famiglie che non siano in possesso di altri immobili e risiedano nella regione di pertinenza da almeno 5 anni. Qualora tutti i membri della famiglia che avesse ottenuto il mutuo sociale si trovassero in condizione di disoccupazione totale, allora le rate verrebbero bloccate senza che i beneficiari perdano il diritto di proprietà sull’abitazione ottenuta.
A occuparsi di costruire e gestire gli immobili, e soprattutto di decidere o meno se concedere il mutuo sociale, dovrebbe quindi essere un ente regionale apposito, che sarà anche incaricato di verificare tutte le varie condizioni di ammissibilità al prestito, così da assegnare un assistente sociale alle famiglie in stato di totale disoccupazione. La sostenibilità finanziaria del progetto di mutuo sociale deriverebbe dai fondi regionali per l’emergenza abitativa, dalle rate corrisposte e dagli affitti dei locali commerciali negli immobili costruiti.
Al momento, comunque, si tratta solamente di un progetto sulla carta che ha sollevato anche alcune critiche relativamente alla fattibilità dello stesso, con specialisti del settore immobiliare che hanno ipotizzato che il mutuo sociale potrebbe introdurre un elemento di instabilità nel mercato immobiliare.
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