Ottima resa con budget limitati e possibilità di scaldare in modo efficace ambienti anche molto vasti: sono questi i principali vantaggi di una
caldaia tradizionale, rispetto a impianti di ultima generazione.
Intanto,
tradizionale rispetto a che cosa? Rispetto alle nuove caldaie a condensazione. Si tratta di un modello di impianto, relativamente recente, che permette sia di sfruttare meglio il calore dei fumi espulsi (grazie a sistemi di ricircolo interno) sia di limitare l’emissione dei gas utilizzati per produrre calore. Una tipologia che, di certo, sta crescendo molto in popolarità negli ultimi anni.
Questo vuol dire che una caldaia tradizionale è ormai priva di
vantaggi? No. Un
sito specializzato in consumi critici ed ecologici elenca alcuni ambiti in cui l’impianto vecchio stile funziona meglio rispetto al “collega” più innovativo:
- quando serve riscaldare solo per poche ore al giorno (come nel caso delle scuole);
- in edifici residenziali in cui è presente un radiatore tradizionale e non la moderna serpentina sotto il pavimento;
- e soprattutto, se si devono riscaldare grossi impianti industriali.
Inoltre, è anche una questione di prezzo: la caldaia tradizionale, rispetto a quella a condensazione,
costa molto di meno. È indubbiamente vero che, nel corso del tempo, la spesa di una caldaia a condensazione si ammortizza. È altrettanto vero che, nell’immediato, potresti avere a disposizione un budget di spesa molto limitato e la necessità di comprare comunque qualcosa di affidabile e durevole.
Facciamo quindi un
confronto di prezzi. In rete, possiamo visionare gli impianti di entrambi i tipi prodotti da alcune importanti aziende del settore: Beretta, Ferroli, Junkers... Con una ricerca molto rapida, possiamo subito prendere nota di alcune cose: prima di tutto, che una caldaia tradizionale può costare poco più di 500 euro e difficilmente supera i 1.000.
Certo, per budget limitati, si tratta comunque di spese importanti. Ma nulla a che vedere con il
prezzo elevato di una caldaia a condensazione: il modello più economico costa 700 euro e, per lo più, le cifre si aggirano sui 1.400-1.500 euro. Almeno il doppio, quindi: chiediamoci allora il valore della caldaia che costa meno. Non c’è dubbio che, se le risorse disponibili sono più limitate, una caldaia tradizionale è decisamente più vantaggiosa.
Preferire quindi forme più innovative, rispetto alla buona vecchia caldaia tradizionale, richiede quindi un ragionamento attento.
I modelli e le marche, in ogni caso, non mancano: sia per impianti interni all’edificio, sia per la classica caldaia esterna. E per confrontare i prezzi delle varie aziende produttrici, è consigliabile cercare un sito che presti questo servizio online:
questo è un esempio.