I
Buoni Fruttiferi Postali indicizzati all’inflazione italiana sono dei titoli che tutelano il sottoscrittore rispetto all’andamento dei prezzi, segnalato da fenomeni come
l’inflazione o la deflazione. Tutti i Buoni Fruttiferi Postali sono emessi dalla Cassa Depositi e Prestiti, garantiti dallo Stato italiano e collocati sul mercato dal gruppo Poste Italiane. Sono una delle modalità di risparmio preferite dagli italiani, grazie alla loro stabilità. I Buoni indicizzati offrono un ulteriore vantaggio, che è quello di offrire un rendimento proporzionato all’andamento dell’inflazione. Vediamo come funzionano questi titoli e a quale regime fiscale sono sottoposti.
I Buoni Postali indicizzati prevedono, come tutti
i Buoni Fruttiferi, l’investimento dei risparmi in un titolo che garantisce un tasso d’interesse alla sua scadenza. La prima particolarità dei Buoni indicizzati è che la loro durata massima è di 10 anni. Come gli altri titoli, alla scadenza il sottoscrittore viene rimborsato con tutto il capitale investito a cui si somma un dato tasso d’interesse. Nel caso dei titoli indicizzati, il Buono garantisce un rendimento fisso che cresce man mano che ci si avvicina alla scadenza del titolo: quindi, se si decide di ricevere il rimborso, il tasso nominale annuo lordo sarà dello 0,10%, mentre dopo 5 anni sarà dello 0,25% e alla scadenza decennale dello 0,50%.
In più, il tratto distintivo di questi titoli è il recupero, al momento del rimborso, del
100% del’inflazione maturata nel periodo in cui il risparmiatore ha detenuto il Buono. Questo significa che oltre al tasso fisso, si riceverà anche una somma pari all’indice FOI (indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati al netto dei tabacchi) maturato in quel periodo.
Tuttavia, anche questi Buoni sono sottoposti a una certa tassazione. Il regime fiscale riguarda gli interessi maturati, soggetti a
un’imposta sostitutiva delle imposte sui redditi del 12,50%. È prevista poi
un’imposta di bollo (ma non per importi superiori ai 5.000 euro). Proprio sull’imposta di bollo dei Buoni Fruttiferi Postali indicizzati all’inflazione sono state introdotte delle novità nel 2014: l’imposta è del 2 per mille, non esiste più un’imposta minima e l’imposta massima per i soggetti che non siano persone fisiche è stata innalzata a 14.000 euro.