I
fondi aperti sono dei fondi contraddistinti dalla variabilità del patrimonio. Questo vuol dire che con un fondo aperto il patrimonio potrà crescere o decrescere ogni giorno in rapporto alle nuove sottoscrizioni o alle domande di rimborso delle quote in circolazione.
I fondi aperti
si suddividono in fondi armonizzati Ue e fondi non armonizzati Ue: i primi sono sottoposti alle direttive comunitarie e devono rispettare dei vincoli specifici sugli investimenti per contenere il rischio e proteggere gli interessi degli investitori.
Al contrario, i fondi aperti non armonizzati Ue sono
esenti da ogni vincolo e da ogni legge prevista dalla legge comunitaria, vedi i fondi speculativi o i fondi di fondi.
I fondi comuni aperti sono un
prodotto di risparmio molto diffuso in Italia e sono costituiti da un patrimonio che viene alimentato dai versamenti dei sottoscrittori e viene gestito in modo unitario da una Società di Gestione del Risparmio.
La caratteristica più importante dei fondi aperti è che gli investitori
possono entrare e uscire in ogni momento. L’investitore infatti può sottoscrivere in qualsiasi momento la quota versando un importo corrispondente al valore della stessa. I
fondi aperti devono mantenere sempre un livello minimo di liquidità, ovvero una parte di patrimonio non investita in strumenti altamente liquidi.
I fondi aperti
possono investire in strumenti finanziari quotati facilmente negoziabili, in strumenti del mercato monetario non quotati emessi da un istituto soggetto a vigilanza o da un’impresa quotata, in strumenti finanziari derivati sia quotati che non quotati, in quote di fondi chiusi, depositi bancari e parti di OICR (Organismi di Investimento Collettivo del Risparmio) armonizzati e non aperti.
Insomma, il punto di forza dei fondi comuni aperti di investimento è la loro
duttilità e diversificazione, ovvero avere la possibilità di investire il patrimonio in numerose tipologie di strumenti differenti che presentano un andamento non del tutto correlato.
Detto in altre parole, con i fondi aperti eventuali andamenti sfavorevoli del prezzo di una determinata attività finanziaria potranno avere un
impatto negativo limitato sul patrimonio del fondo in quanto si potrà controbilanciare con l’andamento favorevole dei prezzi di altri strumenti finanziari.
Ogni tre mesi, inoltre, oltre al valore della quota viene anche messa a disposizione degli investitori una
relazione che mostri in modo accurato l’andamento della quota e la scheda riassuntiva con la composizione del patrimonio.
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