Con il termine inglese di
Exchange traded fund (ETF) si intende una particolare tipologia di
fondi di investimento appartenenti ai cosiddetti ETP, ovvero gli Exchange Traded Products, i prodotti a indice quotati.
Se vi state chiedendo cosa sono gli ETF e come funzionano, non bisogna quindi confonderli con i fondi comuni di investimento, in quanto gli ETF hanno come caratteristiche peculiari la
gestione passiva e la quotazione in borsa con le stesse modalità di azioni e obbligazioni.
Per gestione passiva si intende che il rendimento degli exchange-traded funds sia
legato alla quotazione di un indice di borsa, non alle abilità del gestore del fondo.
L’indice di riferimento può essere obbligazionario, per materie, prime, azionario, monetario e così via.
In questi casi, il gestore si limiterà unicamente a monitorare che il fondo sia coerente con l’indice di riferimento e a correggerne il valore qualora se ne presentasse l’eventualità, ad esempio in caso di scostamenti. Eventuali differenze tra la quotazione dei fondi e dell’indice di riferimento possono verificarsi e sono ammessi ma solo qualora restino nell’ordine dell’1 o 2%.
Una delle caratteristiche dell'Etf exchange traded fund è che la gestione passiva lo rende un fondo molto vantaggioso ed economico e, di conseguenza, con
spese di gestione molto basse (meno dell’1%). Non solo, gli exchange-traded funds sono anche molto diversificati e per questo sono molto competitivi nei confronti degli investimenti classici e molto meno rischiosi.
Esistono comunque anche degli exchange-traded funds tipicamente speculativi che vengono utilizzati da utenti esperti per il trading giornaliero. Gli ETF sono
perfetti per investire in svariati settori dell’economia globale, si va dalla liquidità fino agli indici obbligazionari, ai mercati azionari geografici, alle materie prime e ai settori merceologici come i consumi ciclici europei e così via.
Gli Exchangetraded funds sono quindi degli strumenti finanziari a gestione passiva con i quali si identifica una particolare tipologia di fondo di investimento con le caratteristiche di essere negoziato in Borsa come un’azione e di avere come obiettivo quello di replicare l’indice a cui si riferisce (benchmark).
In sostanza, quindi, un ETF consente di prendere posizione in tempo reale sul mercato target con un’unica operazione di acquisto, di realizzare l’identica performance dell’indice benchmark e di
avere un prezzo di mercato sempre allineato al Net Asset Value (NAV).
Non solo, con un exchange-traded fund si potrà anche ottenere un’ampia diversificazione, in quanto investire in ETF vuol dire anche prendere posizione su un intero indice di mercato così da diminuire i rischi negli investimenti.
Infine, un exchange-traded fund permette anche di
ridurre il costo del proprio portafoglio e consente di beneficiare di proventi periodici come dividendi da incassare a f-ronte di azioni detenute nel proprio patrimonio.
Insomma, un exchange traded fund si presta a molteplici modalità di impiego, che vanno
dall’investimento di medio e lungo termine fino al trading e alla vendita allo scoperto. Per via delle loro caratteristiche inoltre, gli ETF sono adatti anche alla costruzione di un piano di accumulo (PAC) mediante versamenti periodici effettuati dai singoli investitori.
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