Convocazione assemblea condominio
L’assemblea condominiale è l’organo amministrativo e deliberativo composto da tutti i condomini, che si riuniscono per adottare le principali decisioni riguardanti il condominio. La convocazione assemblea condominio è quindi l’atto con cui si promuove la riunione dell’assemblea stessa. A seconda delle caratteristiche della riunione convocata, ci saranno modalità di convocazione differenti.
Per quanto riguarda l’assembla ordinaria, è l’amministratore ad avere la responsabilità di convocarla. In questo caso, la convocazione assemblea condominio avviene con una comunicazione scritta dell’amministratore, spesso via posta, a tutti i proprietari di unità abitative nel condominio. La comunicazione deve giungere a tutti i condomini 5 giorni prima della data dell’assemblea. La cadenza di convocazione dell’assemblea ordinaria è annuale: questo perché è l’occasione per l’approvazione del bilancio consuntivo e preventivo presentato dall’amministratore.
Leggermente più complicata la convocazione assemblea condominio nella sua sessione straordinaria. Questa viene convocata per rispondere ad esigenze emerse nella vita condominiale, che devono essere affrontate prima dell’annuale assemblea ordinaria. L’assemblea straordinaria quindi si esprime su liti fra il condominio e parti terze, su modifiche del regolamento condominiale e sulle spese di manutenzione straordinaria.
La convocazione assemblea condominio in questo caso può essere attivata sempre dall’amministratore, ma anche da due condomini, che rappresentino almeno 1/6 del valore complessivo dell’edificio. L’amministratore ha poi 10 giorni di tempo per indire la successiva assemblea: dalla ricezione della comunicazione scritta (ma anche orale) dei condomini, l’amministratore ha 10 giorni per fissare una data. In caso contrario, scatta l’auto-convocazione da parte dei condomini. Anche per l’assemblea straordinaria, vige la regola dei 5 giorni fra la presa in conoscenza da parte dei condomini e la data della riunione.