Molti italiani che vivono in condominio non vogliono rinunciare alla compagnia dei propri animali. La loro presenza potrebbe però non essere gradita ai loro vicini. In effetti, i
cani in condominio sono uno dei motivi per cui si potrebbero generare tensioni fra condomini. Se possedete un cane nel vostro appartamento, vi proponiamo dunque una breve guida ai vostri diritti e doveri.
La riforma del condominio, introdotta con legge 220/2012, ha stabilito una novità fondamentale in questo campo: il
regolamento condominiale non può vietare il possesso di animali domestici. Una posizione molto netta, apparentemente. Il problema sorto successivamente è dato dalla definizione di animali domestici, per capire quali animali vi rientrino e quali no. L’interpretazione più diffusa è quella di considerare gli animali da compagnia tradizionali (cani e gatti) all’interno di questa definizione.
Quindi, nessun problema per i cani in condominio, a condizione che il regolamento sia stato redatto successivamente all’entrata in vigore della legge, nel giugno 2013 (c’è però disaccordo su questo punto). È bene però sottolineare che la norma si applica solamente agli appartamenti privati.
Detto questo, rimangono però alcune
regole da rispettare. Intervengono infatti altre norme, come un’ordinanza del 2009 del ministero della Salute, per disciplinare la materia. Tale ordinanza obbliga i proprietari a mantenere pulita l’area di passaggio nelle parti comuni (pianerottoli, ascensore, cortile comune e così via), a utilizzare il guinzaglio e, nel caso di animali aggressivi, ad adottare la museruola. Ricordate dunque di non lasciare libero il cane nelle parti comuni del condominio.
Inoltre, i proprietari di cani in condominio devono agire in modo da non nuocere alla quiete e all’igiene degli altri condomini. In materia di
rumori invece, nel caso divengano molesti, il condominio potrebbe anche richiedere l’allontanamento dell’animale. La molestia però è considerata tale solo se il rumore è ‘anomalo’: il normale abbaiare casuale del cane non costituisce un problema. L’allontanamento potrebbe anche essere richiesto per la presenza di odori sgradevoli, soprattutto nelle parti comuni.
Infine, siete liberi di possedere un animale, ma dovete trattarlo al meglio: nel caso lo lasciaste da solo per troppo tempo sul balcone o anche all’interno delle abitazione, si potrebbe ipotizzare nei vostri confronti il reato di
omessa custodia.
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