Cane che abbaia in condominio
Le informazioni utili per sapere cosa fare in caso di cane che abbaia in condominio: quali sono i diritti e i doveri del proprietario dell'animale e della persona che viene disturbata.
Non di rado ci si può ritrovare nella condizione di abitare in un condominio e di avere a che fare con la presenza di animali che possono emettere suoni che per alcuni possono risultare sgradevoli da sentire. È da sottolineare fin da subito che recentemente è stato creato un precedente giurisprudenziale che riferisce la condotta del proprietario dell'animale nell'ambito del Codice penale.
Nel caso in cui il comportamento del cane si protragga nel tempo e nonostante le rimostranze del soggetto disturbato questa condotta continui senza interventi decisivi e dimostrabili del padrone, la situazione può essere fatta rientrare nell'articolo 659 del Codice penale che stabilisce gli elementi costitutivi del reato di “Disturbo delle occupazioni o del riposo delle persone”. Si legge infatti che “Chiunque, mediante schiamazzi o rumori, ovvero abusando di strumenti sonori o di segnalazioni acustiche ovvero suscitando o non impedendo strepiti di animali, disturba le occupazioni o il riposo delle persone, ovvero gli spettacoli, i ritrovi o i trattenimenti pubblici, è punito con l'arresto fino a tre mesi o con l'ammenda fino a trecentonove euro...”.
La Corte di Cassazione, nel 2013, si è espressa in merito al ricorso di una coppia di Salerno che era stata sanzionata per la condotta omissiva (dedotta dal protrarsi dell'abbaiare del cane), ribadendo che qualora le emissioni rumorose non cessino per mancati provvedimenti del proprietario dell'animale (evenienza testimoniata da altri condomini dello stesso stabile), il proprietario deve essere punito secondo l'applicazione dell'articolo succitato.
Ai proprietari dei cani e ai condomini che vengono eventualmente disturbati è consigliato non solo prendere in considerazione il Codice penale ma anche il Regolamento della Polizia Urbana del proprio Comune per verificare se non siano previste delle attenuanti o delle aggravanti che possono modificare l'entità della colpa e quindi della relativa sanzione.
L'intensità del disturbo è un elemento che viene dedotto dall'articolo 844 del Codice civile sulle “Immissioni”. Deve essere valutato il grado di disturbo anche in base al protrarsi della condotta del cane anche se ultimamente altre sentenze hanno stabilito che per configurare la violazione del Codice penale l'abbaiare deve disturbare più persone poiché il reato rientra nell'ambitodella protezione della “pubblica tranquillità”.
In ogni caso è consigliato applicare regole di senso comune e di civile convivenza prima di rivolgersi a un Giudice, sia per quanto riguarda il proprietario che per quel che concerne il soggetto disturbato.