Il
calcolo millesimi condominio è un’operazione molto delicata, sia per la sua complessità, sia per l’importanza sulle future decisioni condominiali. Una volta raccolti nelle
tabelle millesimali infatti, i millesimi determineranno il ‘peso’ di ogni condomino nelle decisioni in assemblea e il suo contributo alle spese condominiali.
Cosa sono i millesimi, innanzitutto? Essi indicano il valore proporzionale di ogni unità immobiliare rispetto al valore complessivo dell’edificio. L’intero edificio ha dunque un valore pari a 1000, mentre ogni unità immobiliare equivarrà a una determinata quota (ad esempio, 100/1000).
Il calcolo millesimi condominio non si basa però solamente sulla superficie di ogni appartamento. Questo costituisce un fattore importante, ma non l’unico. I millesimi vengono infatti calcolati moltiplicando il valore della superficie reale per alcuni
coefficienti di riduzione o aumento, che modificano i metri quadri (e quindi il valore in millesimi) dell’unità abitativa.
Questi coefficienti servono a stabilire che utilizzo e di che servizi gode un determinato appartamento, per stabilire se il suo valore è più o meno alto di altre unità abitative in condizioni differenti. I fattori più diffusi sono:
- quello di destinazione (spesso calcolato su ogni camera: se questa è una cucina, un bagno, un balcone e così via)
- quello di piano (a che piano si trova l’unità abitativa? Importante ad esempio per le spese sull’ascensore)
- quello di luminosità (l’unità abitativa riceve più o meno luce naturale?)
- quello di prospetto (il locale ha dei vantaggi o svantaggi derivanti dalla veduta su cui si affaccia?)
- quello di orientamento (a seconda del punto cardinale a cui è esposto, legato alla luminosità)
La scelta di quali fattori prendere in considerazione non è obbligata. Ad eseguire il calcolo è infatti un
tecnico specializzato (ingegnere, perito edile, geometra, architetto), che sceglierà i criteri più adatti sulla base della sua esperienza e professionalità.