L’amministratore è una figura che chiunque abiti in un condominio conosce molto bene. Fra le sue
competenze, rientrano la manutenzione dei beni e delle parti comuni del condominio, la gestione di discussioni e negoziati con altri professionisti, ditte e artigiani per ristrutturazioni ed altri interventi ordinari o straordinari, il mantenimento della contabilità del condominio.
Ma quali requisiti bisogna rispettare per poter esercitare questa professione? Qui di seguito, vi indicheremo i principali
requisiti amministratore di condominio, fissati dalla nuova legislazione in materia, entrata in vigore dal 18 giugno 2013:
- Possesso di diploma di scuola media superiore.
- Frequenza di un corso di formazione iniziale e svolgimento di attività periodica di formazione in materia di amministrazione condominiale, solo se non si è condomini dello stabile amministrato. In caso si sia esercitata la professione di amministratore per un anno, nei tre anni precedenti l’entrata in vigore della nuova normativa, la frequenza di attività di formazione iniziale non è richiesta. Resta però l’obbligo di formazione periodica.
- Godimento dei diritti civili.
- Non essere stati condannati per reati contro la pubblica amministrazione, l’amministrazione della giustizia, la fede pubblica, il patrimonio o per ogni altro delitto non colposo per il quale è prevista la pena della reclusione da 2 a 5 anni.
- Non essere stati sottoposti a misure preventive divenute definitive, salvo riabilitazione.
- Non essere interdetti o inabilitati.
- Non aver subito un protesto cambiario.
Le regole in materia di requisiti amministratore di condominio prevedono poi che questa professione possa essere svolta anche da
società: in questo caso, i requisiti sopra elencati devono essere posseduti dai soci illimitatamente responsabili, dagli amministratori e dai dipendenti incaricati di gestire materialmente le attività di amministrazione del condominio.
Infine, segnaliamo che
non esiste un albo degli amministratori, quindi l’iscrizione non è un requisito richiesto. Sono invece presenti delle associazioni di categoria, a cui non è comunque obbligatorio aderire.