La pratica di affittare un’abitazione è molto diffusa in Italia, nonostante la proprietà immobiliare sia spesso preferita dagli italiani. Quello che comunemente chiamiamo ‘affitto’, si definisce come
contratto di locazione a scopo abitativo ed è fondato su un accordo fra il locatore, il proprietario dell’immobile, e il locatario o conduttore, ossia l’inquilino. È consigliabile tenere a mente i passaggi attraverso cui richiedere la
disdetta affitto casa, in modo da essere pronti nell’eventualità di dover abbandonare l’alloggio. Ecco come fare.
I contratti di locazione a scopo abitativo hanno normalmente
una durata prestabilita di 4 anni più 4 di rinnovo automatico, per quelli a canone libero, e di 3 anni più 2, per quelli a canone convenzionato. Il rinnovo avviene solitamente alle condizioni iniziali, salvo possibili ritocchi al canone d’affitto.
Le motivazioni della
disdetta, ossia del mancato rinnovo automatico e dello scioglimento del contratto in corrispondenza di questa prima scadenza, cambiano a seconda se a richiederla sia il proprietario o l’inquilino. Il proprietario può esercitare questo diritto in poche eventualità rigidamente disciplinate: se ha bisogno dell’immobile per sé, per il coniuge o i figli o perché vuole adibirlo a uso professionale o commerciale, se l’inquilino ha la disponibilità di affittare un alloggio simile nello stesso comune o di fatto non occupa in maniera continuativa l’alloggio (senza giustificato motivo), se l’immobile è compreso in un edificio gravemente danneggiato che deve essere ricostruito o ristrutturato.
L’inquilino che intenda invece rescindere in anticipo il contratto, deve svolgere alcuni passaggi per completare la disdetta affitto casa. Deve in particolare inviare la comunicazione di disdetta con
almeno 6 mesi di preavviso, tramite raccomandata con ricevuta di ritorno. Per questa importante comunicazione può essere utilizzato il modulo pre-compilato gratuito disponibile in questa pagina. All’interno è necessario indicare con precisione la data in cui si desidera che il contratto venga sciolto. È possibile concordare anche un periodo di preavviso differente.
Nel periodo che va dalla comunicazione di disdetta affitto casa all’uscita dall’immobile, l’inquilino è comunque tenuto a pagare il canone d’affitto, che
non può essere sostituito dalla caparra (o deposito cauzionale) versato alla firma del contratto. Questo versamento verrà restituito se non dovrà coprire eventuali danni all’immobile riscontrati dal proprietario.