Contributo acquisto prima casa
Tutto quello che c'è da sapere sul contributo acquisto prima casa: in cosa consiste, quali sono le normative che tutelano i diritti dei soggetti coinvolti, i requisiti per richiederlo e tante altre curiosità in materia.
Nell'attuale panorama economico italiano comprare un'abitazione rappresenta uno degli investimenti più sicuri nel lungo termine. Con i benefici e le agevolazioni previste riguardo alla prima casa, inoltre, sempre più persone possono trovare condizioni di compravendita sostenibili. Negli ultimi anni sono state aggiornate delle normative e ne sono state create altre per permettere a un numero maggiore di potenziali acquirenti di prendere in considerazione l'idea di acquistare una casa, con tutto quel che ne consegue sul piano sociale e sul piano economico.
Innanzitutto per prima casa si intende quella condizione in cui l'aspirante acquirente non ne abbia già acquistata una, non sia già proprietario di un immobile dislocato sul territorio nazionale e non abbia rilevato una casa mediante successione o donazione, a meno che sull'abitazione non siano state pagate tutte le tasse corrispondenti alla categoria prima casa.
È da sottolineare che in alcuni casi è possibile rientrare nella categoria prima casa anche quando si procede all'acquisto di una casa a distanza di non oltre un anno dalla vendita della prima casa precedentemente posseduta.
Oltre alle agevolazioni previste per i proprietari di una prima casa in merito all'IVA, alle imposte catastali, ipotecarie e di registro, si può anche fare richiesta per ottenere il contributo relativo ai mutui accesi per l'acquisto di una prima abitazione. Esiste infatti il Fondo di solidarietà per i mutui per l'acquisto della prima casa che intende sostenere i titolari del mutuo nel pagamento delle relative rate, consentendo di fatto una sospensione nel pagamento delle stesse.
Al Fondo possono accedere i proprietari delle prime case che versano in momento di crisi e il cui mutuo non superi i 250.000 euro e il cui indicatore ISEE non superi i 30.000 euro annui. Per poter richiedere il contributo è necessario possedere almeno uno dei seguenti requisiti: la perdita del rapporto di lavoro subordinato sia a tempo determinato che a tempo indeterminato; la perdita del rapporto di lavoro parasubordinato; l'insorgenza di condizioni di non autosufficienza ovvero handicap grave dell'intestatario o di uno dei cointestatari del contratto di mutuo.
Una volta ottenuto l'accesso al Fondo si potrà ricevere una sospensione nel pagamento del mutuo di massimo 18 mesi. I tassi maturati durante la sospensione sul debito rimanente verranno corrisposti dal Fondo e non dal titolare del mutuo.