In vista della stipula di un
contratto di locazione una guida per saperne di più sulla
cauzione dell'affitto, una somma di denaro versata per coprire le spese degli eventuali danni arrecati all'immobile.
Nel caso dell'affitto di una casa, infatti, oltre alle spese relative al contratto di locazione e alla
registrazione dello stesso presso gli sportelli appositi, bisogna considerare anche la spesa relativa al deposito cauzionale.
La cauzione sull'affitto viene richiesta dal proprietario dell'immobile e di solito ammonta a due mensilità dell'intera unità immobiliare. La somma tuttavia non tutela solo il proprietario poiché avere a disposizione un fondo cauzionale protegge anche l'inquilino da eventuali emergenze abitative.
Solitamente la cauzione viene trattenuta nel momento in cui siano stati riscontrati dei
danni all'immobile affittato. Il proprietario dovrà preoccuparsi di farsi stimare l'ammontare del danno, presentare il preventivo della riparazione o la spesa relativa alla riparazione già avvenuta, e trattiene formalmente la cifra necessaria a coprire i costi.
Nel caso in cui, invece, alla scadenza del contratto di locazione il proprietario attesta l'assenza di danni e il buono stato dell'immobile, la caparra viene restituita agli inquilini poiché non ci sono spese per lavori da effettuare.
Invece se la caparra non basta a coprire i danni provocati all'immobile, il proprietario dovrà provare l'attribuzione di responsabilità del danno rinvenuto e richiedere il risarcimento per la spesa da sostenere.
La
normativa indica dei parametri ai quali attenersi per stabilire l'ammontare del deposito cauzionale: la
legge 392/78 stabilisce che la caparra deve essere pari alla somma di tre mensilità del canone mensile dell'immobile in oggetto, solitamente con le spese condominiali escluse.
Da sottolineare che l'ammontare della cauzione è utile anche per gli
interessi da richiedere al proprietario al momento della restituzione. In realtà al termine di ogni anno di locazione il proprietario dovrebbe corrispondere gli interessi maturati sulla somma relativa a quel periodo.
È lasciata facoltà alle parti stipulanti del progetto di prevedere concordemente un ammontare diverso del deposito cauzionale e di non far maturare interessi sulla somma versata.
Il deposito cauzionale può essere versato al proprietario in contanti, tramite bonifico bancario, tramite assegno, ma è sempre consigliabile avere una prova scritta dell'avvenuto versamento della somma.
In caso di ritardo nella restituzione della caparra da parte del proprietario nei confronti dell'inquilino, al momento del rimborso devono essere calcolati gli interessi legali relativi al periodo intercorso.