La normativa a tutela dei consumatori è stata ampliata nel corso degli anni e, a partire dal 2008, in Italia è stata introdotta la
Class Action, ovvero l’azione collettiva che può essere promossa da diversi cittadini e consumatori e intentata contro le grandi aziende e multinazionali che si sono rese colpevoli di azioni dannose nei loro confronti.
Nel caso in cui si avessero subito danni a causa di prodotti commerciali pericolosi oppure qualora essi si fossero rilevati difettosi, così come nel caso in cui si avessero riportate conseguenze di lieve o elevata entità a causa di pratiche commerciali non corrette, si potrà agire attivamente mediante il procedimento legislativo.
Per richiedere la Class Action non bisogna agire individualmente ma bensì a livello collettivo, richiamando tutti coloro che vogliono dimostrare attivamente il loro disappunto nei confronti della grande azienda in questione e vedere riconosciuti i propri diritti di consumatori e risarciti i danni patiti.
I passi da seguire per avviare tale procedimento legislativo, sono: - Rivolgersi a un’associazione a tutela dei consumatori e presentare il ricorso che si vorrebbe intentare nei confronti della specifica azienda o del gruppo di imprese.
- Entrare in contatto con l’avvocato che collabora presso l’associazione di difesa dei consumatori e stabilire un piano operativo sulle modalità e i tempi per intentare la causa.
- Portare la documentazione al giudice territoriale responsabile al fine di chiedere l’ammissibilità dell’istanza.
- Una volta che è stata accertata l’ammissibilità è possibile aprire le liste di iscrizione online o presso l’associazione a tutela del consumatori, alle quali i cittadini che vogliono prendere parte all’azione di classe possono iscriversi entro 120 giorni.
- Dopo tale periodo le liste di iscrizione vengono chiuse e, nel giro di 3 mesi, si aprirà il processo da parte dell’azione collettiva verso le aziende che si sono responsabili di provvedimenti considerati nocivi ai loro interessi.
Nel caso in cui il giudice riconoscesse la ragione del processo ai consumatori, le imprese coinvolte e considerate parti colpevoli hanno
60 giorni di tempo dalla notifica della sentenza per disporre il pagamento di una somma di denaro alle parti lese coinvolte e, qualora i consumatori accettassero, si dichiarerà il caso chiuso.
Nel caso in cui i soggetti coinvolti nell’azione di classe perdessero la causa dovranno pagare la parcella dell’avvocato, dividendola tra le parti che hanno aderito all’azione, mentre qualora il giudice riconoscesse a loro la ragione, sarà la parte dichiarata colpevole a dover affrontare la spesa per la consulenza dell’avvocato che ha seguito il procedimento legislativo.
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