I costi della separazione consensuale sono solitamente inferiori rispetto a quelli della separazione giudiziale, dato che, di norma, è sufficiente una sola udienza giungere a un accordo tra le parti. La separazione consensuale prevede infatti che i due coniugi cessino di convivere trovando un accordo da presentare al giudice.
La legge n. 162/2014, introducendo delle procedure più spedite, dovrebbe poi consentire di risparmiare ulteriormente sulla causa di separazione.
Non esiste
una tariffa stabilita per la separazione consensuale: ogni avvocato e studio legale propongono una parcella diversa. In generale, i costi della separazione con un accordo precedente fra i coniugi partono dagli 800 euro e possono giungere fino a un massimo di circa 3.500 euro. Come si spiega una tale differenza per una causa che prevede solamente un’udienza? Fra i fattori che incidono sulle tariffe c’è ovviamente la scelta di uno studio legale più o meno rinomato, ma soprattutto la complessità della procedura: se gli interessi patrimoniali in gioco fra i coniugi sono consistenti e complicati e se manca l’accordo sulla situazione dei figli, il lavoro degli avvocati prima di presentarsi in Tribunale sarà più complesso e, quindi, costoso.
Le soluzioni per
risparmiare su questo tipo di procedura civile esistono: sul web, molti supposti studi legali offrono una separazione consensuale al costo apparentemente molto vantaggioso di 200 euro. Tuttavia, è sempre meglio spendere un po’ di più, ma essere certi che questo passaggio così delicato, soprattutto in presenza di figli, venga gestito da professionisti seri. Dovete considerare che potreste poi non essere soddisfatti dei risultati ottenuti: a quel punto, dovrete rivolgervi a qualcun altro e spendere molto di più.
Il modo più semplice per risparmiare sulla separazione consensuale è trovare il più facilmente possibile
un accordo con la controparte: nei casi più felici, i coniugi possono anche presentarsi di fronte al giudice senza l’assistenza di un difensore, risparmiando notevolmente. L’
assistenza di un avvocato infatti non è un obbligo. Inoltre, i costi della separazione consensuale possono essere divisi a metà fra i due coniugi facendosi assistere dal medesimo avvocato, soprattutto nel caso della negoziazione assistita, per cui sarà l’avvocato a certificare l’atto di separazione e le due parti non dovranno presentarsi di fronte al giudice.
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