In un’Italia in cui l’età media cresce sempre di più e il periodo della pensione per molte persone può ancora riservare delle opportunità, si è sviluppato in fretta il settore dei
prestiti a pensionati. Si tratta di un servizio che molte banche e finanziarie rivolgono a chi percepisce una pensione: ora dunque anche chi non lavora più, e dunque non può porre il proprio reddito da lavoro come garanzia al prestito, può ottenere delle somme di denaro più o meno ingenti, più agevolmente di un tempo. Per finanziare un viaggio o l’acquisto di un bene, oppure, malauguratamente, per affrontare un’emergenza: i prestiti a pensionati sono oggi molto comuni.
Spesso i prestiti a loro rivolti presentano
condizioni più vantaggiose rispetto a quelli destinati ad altre figure, come i lavoratori dipendenti. Una delle principali modalità attraverso cui gli istituti finanziari erogano prestiti a pensionati sono convenzioni siglate con le principali strutture previdenziali, come
INPS o
INPDAP.
Per quanto riguarda
l’INPS, la forma più comune è quella della cessione del quinto della pensione, di cui ci siamo occupati
qui. Questo istituto tuttavia prevede anche dei prestiti autonomi,
che eroga direttamente: si tratta di un servizio indirizzato in particolare a pensionati che sono stati dipendenti pubblici. Tramite il Fondo credito infatti l’INPS eroga prestiti a tassi agevolati. Per accedere ai prestiti, è necessaria l’iscrizione al fondo. Anche l’INPDAP forniva prestiti simili: oggi la struttura è stata incorporata dall’INPS. In entrambi i casi, la rata di restituzione viene trattenuta dall’ente previdenziale dal cedolino mensile.
Si è poi sviluppato anche un significativo settore dei
prestiti a pensionati online. Le condizioni variano a seconda dell’istituto di credito o finanziario che li offre, ma tendenzialmente tutti promettono tassi vantaggiosi e velocità di erogazione. Bisogna però fare molta attenzione, informandosi scrupolosamente sulle condizioni del contratto.
Spesso vengono promesse rate leggere, con tempi di restituzione anche dilazionabili nel tempo. Questi prestiti sono aperti ai titolari di pensioni di vecchiaia, di anzianità o di reversibilità, spesso fino agli 80 anni. Per le persone con un’età superiore, vengono previste offerte specifiche. Anche in questo caso, spesso sono state siglate delle
convenzioni con i principali istituti di previdenza.