Il
mutuo è comunemente riconosciuto come il principale strumento con cui chi intenda acquistare un’abitazione di proprietà finanzia tale spesa. Il mutuo infatti è un contratto di prestito e si basa sul trasferimento di un importo di denaro da una parte, detta mutuante, a un’altra, il mutuatario, che si impegna a restituire nel tempo la somma ricevuta. Il motivo del ricorso al mutuo consiste nel fatto che la spesa per la casa è immediata e non tutti hanno a disposizione tale somma. Nel tempo invece, anche una somma molto grande può essere ripagata. Questo il mutuo in generale: ma esiste un mutuo gratuito? E cosa si intende?
Il
mutuo gratuito è un mutuo su cui non si pagano gli interessi. È bene essere molto chiari su questo punto: la gratuità del mutuo non consiste nella possibilità di restituire solo una parte della somma ricevuta in prestito, e non tutta. Se questa possibilità fosse reale, non parleremmo nemmeno di mutuo.
Al contrario è possibile distinguere fra mutuo oneroso e mutuo gratuito. Il
mutuo oneroso è la forma più diffusa, quella proposta da banche e società finanziarie: questi enti devono avere un guadagno dal prestito che offrono ai propri clienti e lo ottengono tramite il pagamento degli interessi, espressi in percentuale sulla somma prestata. Il mutuo gratuito invece esclude il riconoscimento di
interessi alla parte che eroga il mutuo: il mutuatario deve solo restituire la somma ricevuta nella sua interezza, nulla di più.
Il caso forse più tipico di mutuo gratuito è quello del prestito di denaro da parte dei genitori ai figli per l’acquisto della casa. Nonostante si tratti di un’operazione interna alla famiglia, è comunque bene prendere alcune precauzioni, soprattutto per tutelarsi dal punto di vista fiscale. È quindi consigliabile sancire il trasferimento di denaro con una
scrittura privata, che provi l’effettivo prestito. Oppure, nel
rogito, l’atto di compravendita dell’immobile, si segnala con chiarezza che il pagamento da parte dei genitori è svolto a favore dei figli, che sono gli effettivi acquirenti, nonostante non siano loro a pagare.
È evidente comunque come il mutuo gratuito non sarà riconosciuto da una banca, che intende avere un ritorno dall’operazione. Tuttavia, esistono dei casi limite che rientrano in questa categoria: si tratta dei
mutui con tasso d’interesse irrisorio, ossia talmente limitato da risultare quasi assente. Anche in questo caso però il mutuatario si troverà a pagare qualcosa in più rispetto alla somma ricevuta in prestito, anche se poco. In questo caso, si parla di gratuità parziale.