Il Documento Unico di Regolarità Contributiva, abbreviato con la sigla DURC, certifica la correttezza di un'impresa nei pagamenti e negli obblighi previdenziali, assistenziali e assicurativi e in tutti gli adempimenti sanciti dalle normative vigenti in riferimento all’intera situazione aziendale. Gli enti a cui rivolgersi per richiederlo sono tre, uno di essi è l'Inps, gli altri due sono l'Inail e le Casse edili.
Due sono invece le modalità per espletare le pratiche necessarie, per cui è stato elaborato un apposito modulo unificato: andare di persona presso una qualsiasi sede di uno dei tre enti, oppure procedere online. In quest'ultimo caso, le aziende e gli intermediari in possesso delle credenziali di accesso rilasciate dall'Inps per i propri servizi web possono fare richiesta del DURC sul
sito dell'ente, o in alternativa, se sono in possesso dell'utenza rilasciata dall'Inail, posso fare richiesta sul
sito dedicato di quest'ultima. Le stazioni appaltanti e le SOA, invece, possono procedere sul
portale dello Sportello unico previdenziale.
Le pubbliche amministrazioni, gli enti privati a rilevanza pubblica e le Società Organismi Attestazione sono tenuti a inoltrare la richiesta di DURC esclusivamente per via telematica. Per i lavori in edilizia, le imprese e gli intermediari si possono rivolgere allo Sportello Unico costituito presso le Casse edili; nei casi diversi dall’edilizia, si può invece fare rifermento alla sede Inps o Inail competente per il territorio.
In caso di accesso tramite i portali dell'Inps o dell'Inail, l'azienda o l'intermediario devono autenticarsi utilizzando i codici rilasciati dai rispettivi enti per la fruizione degli altri servizi web: per l'Inail, il codice di accesso ai servizi di Punto Cliente; per l'Inps, il codice fiscale e il pin. In caso invece di accesso, per le tipologie di utenti diverse da aziende e intermediari, tramite il portale “Sportello unico previdenziale” è previsto il rilascio di appositi codici di identificazione.
Il modulo per la richiesta del DURC viene compilato a video dall’utente inserendo i dati e inoltrandolo per via telematica; il sistema verifica la procedura e assegna un CIP, codice identificativo della pratica, che individua lo specifico appalto e deve essere indicato per ogni richiesta relativa allo stesso appalto successiva alla prima. L'utente, attraverso il CIP, può verificare in qualunque momento lo stato di avanzamento della pratica, sia accedendo ai servizi online che rivolgendosi a Inps, Inail o Casse edili.