Sempre più spesso si sente parlare di
Gig Economy, un modello economico molto diffuso e all’interno del quale non sono più previste prestazioni lavorative cumulative bensì
on-demand, ovvero su richiesta. Questo significa che il lavoratore sarà chiamato ad erogare la propria prestazione lavorativa e i propri servizi solo quando ce ne sarà bisogno.
La domanda e l’offerta con la Gig Economy vengono gestite interamente online mediante delle piattaforme dedicate. Uber e Foodora sono un esempio concreto di un'attività legata alla Gig Economy e si occupano rispettivamente della consegna di pasti pronti nel mondo e di trasporti privati alternativi.
Cos’è quindi la Gig Economy? Un sistema nel quale i lavoratori sono tutti in proprio e svolgono delle attività che devono essere necessariamente temporanee e quindi: interinali, part time, saltuarie o provvisorie.
La definizione di Gig Economy comunque è molto recente e risale al gennaio 2009, quando per la prima volta si utilizzò questo neologismo assieme al nome alternativo “gigonomics”. Il termine parte dalla parola inglese “gig”, che definisce un
lavoro di tipo temporaneo.
In Italia è anche possibile parlare della Gig Economy come di una “economia del lavoretto”. Molti però tendono a confondere la
sharing economy con la Gig Economy, si tratta di un errore dal momento che nel secondo caso si parla solo ed esclusivamente di prestazioni lavorative on demand.
La Gig Economy nel 2018 ha visto uno sviluppo sempre più capillare e sono state aperte diverse piattaforme dove potersi registrare per cominciare a svolgere lavori occasionali.
Con il termine Gig Economy, comunque, si intende un modello economico in cui determinate categorie di lavoratori svolgono attività autonoma, da freelance o con contratti temporanei. Si tratta di una categoria molto contestata da parte dei lavoratori, che lamentano un trattamentoi alla stregua di dipendenti, ma senza alcuna tutela.
Già oggi si sta diffondendo sempre di più il dibattito circa la mancanza totale di regolamentazione di questo settore e molto presto le istituzioni dei diversi paesi dovranno cercare di porvi rimedio.
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