Uno tra i primi punti che verranno affrontati dal nuovo governo Conte a guida Lega e Movimento Cinque Stelle sarà quello delle
pensioni. Uno dei cavalli di battaglia del nuovo governo è l’abolizione della
legge Fornero, o comunque un suo superamento, non a caso così è stato previsto nel contratto di governo tra Movimento Cinque Stelle e Lega Nord. L’alternativa seguita sarà quella della
Quota 100 per le pensioni. Vediamo allora nello specifico
cos'è e come si calcola la Quota 100.
In breve, questa nuova legge permetterebbe ai lavoratori di andare in pensione quando la
somma dell’età anagrafica e degli anni di contributi versati sarà pari almeno a 100.
La Quota 100 per le pensioni però dovrà prevedere anche alcuni limiti relativi all’età minima di uscita e a un minimo di anni di contribuzione. Al fine di superare i problemi e gli squilibri che, a detta di Lega e Cinque Stelle sarebbero stati introdotti dalla riforma delle pensioni Fornero, il nuovo governo sarebbe intenzionato a
stanziare ben 5 miliardi di euro per facilitare l’uscita dal mercato del lavoro delle categorie escluse.
Alla base del concetto di questa riforma sulle pensioni c’è quindi l’obiettivo di consentire il raggiungimento dell’età pensionabile con 41 anni di anzianità contributiva. Sulla base della stima fatta dal presidente dell’Inps Tito Boeri, l’introduzione della Quota 100 avrebbe un costo di circa 15 miliardi di euro per il primo anno e di 20 all’anno per i successivi.
Riassumendo, quindi, il minimo per il raggiungimento della cosiddetta Quota 100 si avrebbe con la
somma di 36 anni di contributi e di almeno 64 anni di anzianità. Nel caso si avessero ben 41 anni di contributi versati, non verrebbe considerata la soglia minima di età per andare in pensione. La riforma verrebbe realizzata tenendo comunque conto delle esigenze dei lavoratori impiegati in mansioni usuranti, in questo senso non dovrebbe essere toccata l’
Ape sociale che permette di andare in pensione a 62-63 anni.
Secondo alcuni tecnici comunque, le pensioni a quota 100 potrebbero essere introdotte solo trovando le coperture dall’eliminazione dell’Ape sociale. Verrebbe quindi eliminato anche il concetto di “lavori gravosi”, con tutte le conseguenze del caso.
La Quota 100
prevede anche la Proroga opzione donna, che permette alle lavoratrici di 57-58 anni e con almeno 35 anni di contributi di andare in quiescenza subito optando per il regime contributivo.
Con il sistema della Legge Fornero la pensione di vecchiaia si può raggiungere
solo a 66 anni e 7 mesi nel 2018 (67 anni e 3 mesi dal 2021), con un minimo di 20 anni di contributi versati.
In sostanza, quindi, con la Quota 100 per le pensioni l’accesso alla pensione verrà fissato sommando l’età anagrafica minima e il numero di contributi e al raggiungimento di una data quota sommata tra età e contributi. I
probabili requisiti per l’accesso alla Quota 100 sarebbero quindi di 64 anni di età e 36 anni di contributi, di 65 anni di età e 35 anni di contributi e di 66 anni di età e 34 di contributi.
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