Radio Aut è una radio storica nata nel 1976 a Terrasini, in provincia di Palermo. Attualmente non può più essere ascoltata, ma all'epoca ha rappresentato una delle roccaforti della lotta contro la mafia. Proprio per la sua storia è rimasta nell'immaginario collettivo uno dei simboli della ribellione di alcuni siciliani nei confronti della criminalità organizzata.
Voce, ideatore, sponsor e anima della radio Peppino Impastato, un ragazzo di Cinisi che è stato giornalista e politico, ucciso in un attentato di stampo mafioso nel 1978, all'età di trent'anni. Sin da giovanissimo ha dedicato la sua vita ad aprire gli occhi della gente di fronte ai boss tanto ammirati e temuti. Uno dei suoi obiettivi principali è sempre stato Tano Badalamenti, capo mafia del suo paese, successivamente condannato come mandante della sua morte.
La radio prende il via nel 1976, un'emittente libera, non finanziata da politici o partiti, che quindi può permettersi di non subire le pressioni di un editore ed esprimere il proprio pensiero. La trasmissione più calda del palinsesto è 'Onda Pazza a Mafiopoli'. Il programma, stralci del quale sono presenti nel film di Mario Giordana 'I cento passi' (dedicato alla vita e al lavoro di Impastato), si concentrava sulla satira politica del paese, in particolare sui personaggi notoriamente collegati agli ambienti mafiosi.
Radio Aut chiuse i battenti poco dopo l'omicidio di Peppino, avvenuto tra l'altro a poche ore dal ritrovamento del corpo del presidente della Democrazia Cristiana, Aldo Moro. In seguito la famiglia, in particolare il fratello, e gli amici che avevano collaborato con Impastato, hanno creato l'Associazione Radio Aut, e nel 2010 è nata l'emittente web Radio 100 passi, trasmessa dalla Casa della memoria Peppino Impastato a Cinisi.
Radio Aut, con la sua storia, è dunque diventata nel tempo simbolo di un certo modo di ribellarsi al potere della criminalità organizzata semplicemente raccontando alla gente quello che succede, senza sottomettersi supinamente all'omertà e alla paura. Proprio questa libertà di parola ha portato al suo fondatore un verdetto di condanna a morte.