Il furto di identità consiste nel raccogliere indebitamente informazioni personali su una determinata persona e utilizzarle per sostituirsi ad essa. La sostituzione può avere come obiettivo commettere delle azioni illecite oppure ottenere credito fornendo delle false credenziali. La persona derubata dell’identità potrebbe anche non accorgersi di nulla, inizialmente, salvo poi cominciare a ricevere fatture di cui non sa nulla o vedere accrediti e addebiti sconosciuti sul proprio conto corrente. O peggio, potrebbe essere contattato dall’autorità giudiziaria in seguito a comportamenti illegali di chi ha commesso il furto d’identità. È dunque importante informarsi su questo reato e sapere come difendersi.
Il Dipartimento del Tesoro definisce due diverse tipologie di furto d’identità, l’impersonificazione totale o parziale. Nel primo caso, chi commette il reato nasconde completamente la propria identità, utilizzando i dati personali della vittima. Nel secondo invece, i dati rubati vengono combinati con quelli del ‘ladro’. Queste pratiche possono riguardare anche l’utilizzo di informazioni su persone decedute.
I dati personali a cui sono interessati i ladri d’identità sono le generalità e l’indirizzo di una persona, il codice fiscale e numero di telefono, luogo e data di nascita, il numero della carta di credito, gli estremi del conto corrente e altre informazioni personali che potrebbero aiutarli a nascondersi meglio, come i nomi dei famigliari della vittima, le abitudini di vita e così via.
Il furto d’identità può avvenire in molti modi: facciamo dunque attenzione a non perdere il nostro portafoglio, né a rivelare troppe informazioni a colloqui o questionari telefonici. In più, bisogna fare sempre molta attenzione ai pericoli di clonazione delle carte di credito. Nei casi estremi poi, il ladro potrebbe anche frugare nell’immondizia in cerca di fatture, informazioni, ricevute: è sempre bene non lasciare integre queste informazioni.
Nell’era di internet però, i pericoli maggiori sono online e fra questi compare la pratica del phishing, ossia il furto di identità via posta elettronica. Solitamente, le vittime ricevono una mail che apparentemente proviene da una banca o un’altra società (si è molto diffuso il caso della mail da Poste Italiane), contenente un link in cui si richiede di inserire informazioni personali per aggiornamenti del conto o per ricevere un premio e simili situazioni. Diffidate dunque di questo tipo di messaggi, se non siete certi della loro provenienza.
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