In Italia,
i diritti e i doveri delle coppie di fatto non sono regolati da una normativa precisa e sono notevolmente ridotti rispetto a quanto previsto per le coppie sposate. Nonostante la coppia di fatto, quella che vede due persone conviventi in maniera stabile, sia una realtà sociale ormai consolidata, la legge italiana tende ancora a privilegiare la famiglia risultato di un matrimonio. Di conseguenza,
la famiglia di fatto non gode di tutela giuridica e i diritti e doveri dei conviventi vengono garantiti parzialmente solo tramite interventi normativi disordinati o sentenze della giurisprudenza.
Rispetto al matrimonio,
non esistono diritti e doveri reciproci fra i conviventi di fatto, ma il loro legame è vincolante solo sul piano affettivo, tanto che la cessazione del rapporto di convivenza può giungere senza alcun atto formale,
diversamente da quanto accade fra coniugi. La conseguenza principale è che l’assistenza materiale che le due parti si garantiscono (ad esempio la partecipazione alle spese famigliari) è considerata un'obbligazione naturale su cui non possono essere avanzate pretese in caso di separazione. Ci si può però tutelare con un
contratto di convivenza.
Fra i principali diritti "mancati" e non riconosciuti, che invece sono garantiti alle coppie sposate, figurano
l’esclusione dalla successione, a meno che il testamento non affermi il contrario, l’assenza di
rivendicazioni sulla casa comune se di proprietà del convivente o le limitate possibilità di intervento in caso di problemi di salute del partner (non si può dare l’autorizzazione ad interventi chirurgici urgenti o chiedere un permesso dal lavoro). Tuttavia, la legislazione è intervenuta in modo frammentario in altre aeree: oggi sono estese anche alle coppie di fatto le norme sui maltrattamenti famigliari o l’accesso alla procreazione assistita.
L’area in cui matrimonio e coppia di fatto sono uguali riguarda
i doveri verso i figli. Il decreto legislativo n. 154/2013 prevede l’equiparazione fra i figli legittimi, nati nel matrimonio, e i figli naturali. Oggi, i genitori hanno i medesimi doveri nei confronti dei figli, indipendentemente dal tipo di famiglia in cui si vive. Fra i diritti e doveri delle coppie di fatto compaiono quindi il
mantenimento e l’istruzione della prole. In caso di separazione, l’affidamento seguirà il principio dell’
interesse del minore e il Tribunale potrà intervenire in caso di disaccordo fra le parti. Infine, anche per le coppie di fatto è previsto il
dovere del mantenimento del figlio dopo la separazione.
Ancora più complessa è la situazione per le coppie di fatto dello stesso sesso: le coppie omosessuali infatti, in Italia, non potendo sposarsi, non hanno alcuna possibilità di vedere riconosciuti i propri diritti. Attualmente, però, sia nella società che in parlamento si fa sempre più forte l'esigenza di garantire a tutte le coppie, indipendentemente dal sesso delle persone che le compongono, almeno i diritti fondamentali di cui godono le coppie sposate.