La procedura per effettuare la
verifica del codice migrazione è composta da pochi e semplici passi che consentono di cambiare l'operatore telefonico senza perdere tutte le informazioni relative alla propria linea telefonica o ADSL. Il codice di migrazione è infatti un numero identificativo della propria linea che serve per associare l'utenza al consumatore in modo da avere tutte le informazioni personali e tecniche di cui si ha bisogno per attribuire un'utenza e conoscerne tutte le caratteristiche.
Senza il codice di migrazione è impossibile effettuare il passaggio da un operatore di telefonia fissa e internet poiché l'introduzione di questo codice è stata voluta dalla AGCOM per tutelare i consumatori da trasferimenti di operatori non richiesti e quindi abusivi e illegali. Questa esigenza è nata infatti per evitare le truffe in merito ai cambi di operatori indesiderati che qualche anno fa molti consumatori erano stati costretti a subire con i conseguenti danni dovuti al ripristino dell'operatore desiderato e al pagamento delle utenze e delle tariffe aggiuntive non richieste. Quindi la procedura di controllo del codice migrazione è stata trasformata in modo tale da impedire che ignoti possano indebitamente effettuare il trasferimento all'insaputa del titolare del contratto dell'utenza.
Il codice di migrazione è un
codice alfanumerico, quindi composto sia da lettere che da numeri,
formato da quattro parti: la prima parte,
COW, è formata da tre caratteri che identificano l'operatore di telefonia scelto dal consumatore (l'AGCOM ha provveduto ad assegnare a ogni operatore telefonico un codice COW identificativo); la seconda parte,
COR, può essere lunga dagli 8 ai 12 caratteri e rappresenta o il numero di linea telefonica o il codice utente personale assegnato al consumatore; la terza parte,
COS, indica la tipologia di tecnologia utilizzata per effettuare l'accesso alla rete internet (come VOIP, ADSL, ULL, WLR, etc…) tramite un identificativo a tre cifre che può assumere i valori da 001 a 017, oppure 222 o 999; la quarta e ultima parte è costituita dal
codice di controllo, spesso indicato da una lettera, che serve per accertare che il codice di migrazione fornito sia formalmente corretto.
Sapere il proprio codice di migrazione è molto semplice poiché la sua posizione è sulla bolletta dell'utenza, solitamente con dicitura espressa che il codice indicato è quello di migrazione. Per alcuni operatori telefonici come
Infostrada il codice di migrazione viene indicato con la sigla C.M. seguita dal codice composto in tutte le sue parti. A tal proposito è bene specificare che a differenza di tutte gli altri operatori telefonici la
Tim fornisce il codice segreto al posto del codice di migrazione. La differenza tra i due codici consiste nel fatto che nel codice segreto manca la parte COS, cioè quella relativa alla tipologia di tecnologia utilizzata per veicolare i dati del traffico di rete.
Nel caso in cui non si posseggano le precedenti bollette delle utenze si può reperire il proprio codice di migrazione telefonando al numero del servizio clienti del proprio operatore telefonico.