Il contributo FAP in busta paga è una delle voci che compaiono nel prospetto della retribuzione che viene consegnato ogni mese ai lavoratori dipendenti. L’acronimo
FAP sta per Fondo Adeguamento Pensioni: questo contributo infatti è la principale fonte di finanziamento della futura pensione del lavoratore. Dopo la riforma delle pensioni del 2011 infatti, con il passaggio al metodo di calcolo contributivo, la pensione viene calcolata sulla base dei contributi versati e non più sulla base delle ultime retribuzioni percepite (metodo retributivo). Per questo motivo è ancora più importante saper leggere correttamente la propria busta paga.
Questo contributo corrisponde a
una trattenuta pari al 9,49% dell’importo lordo della retribuzione mensile, che costituisce la base imponibile su cui viene calcolata tale aliquota. Bisogna poi distinguere la situazione dei lavoratori dipendenti che lavorano in aziende con più di 15 dipendenti rispetto a quella di coloro che operano in imprese più piccole. Per i primi si applica l’aliquota già citata del 9,49%. Per i lavoratori in imprese con meno di 15 dipendenti invece l’aliquota è del 9,19%. La differenza si spiega con il fatto che i dipendenti di aziende piccole non beneficiano della cassa integrazione e lo 0,30% in più serve proprio a finanziare questo ammortizzatore sociale nelle imprese più grandi.
Per comprendere meglio come funziona il contributo FAP, bisogna sapere dove trovarlo nella
busta paga. Questa è composta da varie voci, fra cui le più importanti sono certamente lo ‘stipendio mensile’ (per impiegati e intermedi) e la ‘paga oraria’ (per gli operai). Sono poi segnalate altre voci di retribuzione, come l’indennità di contingenza mensile, premi di produzione o gli straordinari. Viene quindi segnalato il totale di queste voci, che costituisce la contribuzione lorda mensile, ossia la base imponibile su cui si calcolano le aliquote per il contributo FAP.
Vengono poi indicati i contributi versati, divisi nelle varie categorie, fra cui figura ovviamente il FAP. La busta paga a questo punto indica la
retribuzione al netto dei contributi che sono stati versati. Fate attenzione: non si tratta ancora della retribuzione netta, ossia quello che percepirete concretamente (netto in busta), perché devono essere ancora scalati tributi come l’IRPEF e altre voci. Il contributo FAP in busta paga infatti viene calcolato sulla base imponibile complessiva.