La posta certificata (o posta elettronica certificata, anche PEC) è un nuovo tipo di casella di posta: la sua funzione principale, rispetto alle e-mail tradizionali, sta nel fatto di
avvertire il mittente dell’avvenuta ricezione. Ha quindi valore legale, come una raccomandata con ricevuta di ritorno: in modo da evitare, tra le altre cose, episodi spiacevoli.
Esistono due tipi di
gestori della posta certificata: la Pubblica Amministrazione o un ente privato. In questo caso, la casella di posta elettronica è fornita gratuitamente
su questo sito, ma è utilizzabile solo per comunicazioni tra privati e pubblico. Che però da oggi deve avvenire obbligatoriamente attraverso questo mezzo (non più, come prima, in forma cartacea).
Dal 2013, ogni impresa (anche individuale) deve possedere e dichiarare alla Pubblica Amministrazione il proprio dominio di posta certificata.
Ci sono poi i gestori privati: Aruba, Lextel, Gmail e altri. La casella servizio è qui a pagamento, con forme diverse. La professionalità del servizio è garantita dal CNIPA (l’ente pubblico che deve accreditare le aziende che forniscono questo tipo di servizio).
Anche in questo caso, pur non avendo come interlocutore la P.A., un privato può decidere di utilizzarla per inoltrare documenti di grande importanza, quali i pagamenti effettuati.
In ogni caso, la particolarità di una casella PEC resta quella di produrre tre ricevute, ovvero:
- quella con l’ora di invio, che il mittente riceve da parte del suo gestore PEC;
- quella con l’ora di ricezione da parte del destinatario, inviata sempre al mittente ma dal gestore di chi legge;
- infine, una ricevuta per il passaggio di consegne tra gestore del mittente e gestore del destinatario (di cui gli utenti, tuttavia, non ricevono traccia).
Naturalmente, se sono l’unico ad avere un indirizzo PEC, avverrà
solo il primo passaggio (una ricevuta inviatami dal mio gestore): è comunque possibile comunicare tramite posta certificata con un utente che non la utilizza.
Infine, si può
certificare il proprio dominio già esistente? È possibile, ma ponendo attenzione a un particolare: bisogna certificare tutte le caselle associate a quel dominio. Può quindi essere più comodo creare un dominio totalmente nuovo (anche incorporando il nome dell’azienda, in modo che esso sia riconoscibile all’esterno).