Tassa di successione

La tassa di successione è l'imposta da corrispondere nei casi in cui sia stata aperta una procedura di successione. Era stata abolita nel 2001 (rimanevano da pagare alcuni tributi fissi, l'imposta catastale e quella ipotecaria) ma è poi stata reintrodotta con la Finanziaria del 2007.
I casi previsti per la tassa o imposta di successione sono previsti dalla Legge 104/1992.
Secondo la legge, tenendo conto delle modifiche apportate con la legge finanziaria del 2007, la tassa di successione viene pagata solo al superamento della franchigia che è fissata a 1.000.000 euro per la successione di grandi patrimoni e a 100.000 euro per beneficiario in caso di successione tra fratelli, congiunti in linea stretta di parentela, ascendenti e discendenti. Inoltre la franchigia è fissata a 1.500.00 euro in caso di persone portatrici di gravi disabilità, indicate per legge.
L'imposta è calcolata come percentuale del 4% sul valore catastale degli immobili tenuto conto del netto della franchigia. Altri casi variano in percentuale a seconda della posizione del successore nell'albero genealogico del defunto, valori che comunque oscillano tra il 6% e l'8% del complessivo valore catastale.
I successori di grado e linea di parentela non stretta non hanno il limite previsto dalla franchigia ma devono corrispondere un'imposta di valore maggiore alle altre tipologie di eredi.
Le imposte che rimangono da pagare in ogni caso sono la tassa catastale fissata nel 2% del valore catastale e la tassa ereditaria pari all'1% che possono essere pagati dagli eredi interessati tramite modello F23 mediante autoliquidazione, cioè al momento di presentazione dell'intera documentazione per la dichiarazione di successione.
L'imposta di bollo, inoltre, ammonta a 58,48 euro. Per ogni atto l'importo minimo complessivo da corrispondere è di euro 168.
La tassa di successione deve essere pagata entro 60 giorni dall'avvenuta notifica al successore dell'avvio del procedimento della dichiarazione di successione; l'Agenzia dell'Entrate provvederà a liquidare l'imposta di successione entro tre anni dalla presentazione della dichiarazione o entro cinque anni qualora la dichiarazione venga omessa.
Si può consultare una guida in materia di tassa di successione e delle nuove norme fiscali che la regolano cliccare sul seguente link. Nelle tabelle sono indicati anche gli importi medi delle imposte di trascrizione e delle imposte catastali caso per caso.
I casi previsti per la tassa o imposta di successione sono previsti dalla Legge 104/1992.
Secondo la legge, tenendo conto delle modifiche apportate con la legge finanziaria del 2007, la tassa di successione viene pagata solo al superamento della franchigia che è fissata a 1.000.000 euro per la successione di grandi patrimoni e a 100.000 euro per beneficiario in caso di successione tra fratelli, congiunti in linea stretta di parentela, ascendenti e discendenti. Inoltre la franchigia è fissata a 1.500.00 euro in caso di persone portatrici di gravi disabilità, indicate per legge.
L'imposta è calcolata come percentuale del 4% sul valore catastale degli immobili tenuto conto del netto della franchigia. Altri casi variano in percentuale a seconda della posizione del successore nell'albero genealogico del defunto, valori che comunque oscillano tra il 6% e l'8% del complessivo valore catastale.
I successori di grado e linea di parentela non stretta non hanno il limite previsto dalla franchigia ma devono corrispondere un'imposta di valore maggiore alle altre tipologie di eredi.
Le imposte che rimangono da pagare in ogni caso sono la tassa catastale fissata nel 2% del valore catastale e la tassa ereditaria pari all'1% che possono essere pagati dagli eredi interessati tramite modello F23 mediante autoliquidazione, cioè al momento di presentazione dell'intera documentazione per la dichiarazione di successione.
L'imposta di bollo, inoltre, ammonta a 58,48 euro. Per ogni atto l'importo minimo complessivo da corrispondere è di euro 168.
La tassa di successione deve essere pagata entro 60 giorni dall'avvenuta notifica al successore dell'avvio del procedimento della dichiarazione di successione; l'Agenzia dell'Entrate provvederà a liquidare l'imposta di successione entro tre anni dalla presentazione della dichiarazione o entro cinque anni qualora la dichiarazione venga omessa.
Si può consultare una guida in materia di tassa di successione e delle nuove norme fiscali che la regolano cliccare sul seguente link. Nelle tabelle sono indicati anche gli importi medi delle imposte di trascrizione e delle imposte catastali caso per caso.
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