Dichiarazione di successione

La dichiarazione di successione è l'atto con il quale si può succedere a qualcuno nel possesso di beni mobili e immobili. Questo strumento tecnico-legale serve ad espletare il trasferimento delle proprietà da un defunto ai suoi successori. L'erede del defunto (il De Cuius), designato nella successione o individuato tramite i parametri naturali di discendenza, subentra nella disponibilità del bene posseduto dal defunto quando ancora in vita.
Per verificare la presenza di eredi in vita del defunto è necessario conoscerne l'albero genealogico per stabilire il grado di parentela considerando che la successione è prevista entro il sesto grado di parentela.
Se non sono stati individuati gli eredi tramite ricorso ad atti anagrafici e simili, i beni del defunto vengono trasferiti per successione allo Stato.
Alla morte del congiunto, gli eredi che non sappiano l'entità esatta delle proprietà delle quali al defunto spettasse l'esercizio in vita di diritti reali, hanno l'obbligo di presentare la domanda di successione entro un anno dal decesso. La dichiarazione di successione servirà in questo modo a verificare l'entità e l'ubicazione dei beni tramite controlli su registri nazionali.
Per diritti reali si intendono usufrutto e proprietà e forme simili previste dal codice civile.
La normativa che regola il diritto di successione è contenuta infatti nel Codice Civile in "Libro Secondo delle Successioni", sotto il Titolo I recante le disposizioni generali sulle successioni. Per una consultazione della predetta normativa consultare il seguente link.
Oltre che dal Codice Civile, la procedura per la dichiarazione di successione è regolata dal Decreto Legislativo n. 346/1990 (T.U. imposta di successione e donazione), dalla legge 286/2006 e dalla legge 296/2006, cioè la Legge Finanziaria 2007.
Qualora nelle procedure di accertamento dei beni sui quali il defunto esercitava diritti reali dovessero emergere l'esistenza di terreni, occorrerà che il responsabile cui è demandato l'accertamento (solitamente un tecnico legale) verifichi l'edificabilità o meno del terreno in oggetto poiché la stima è utile ai fini del valore indicato nella dichiarazione di successione.
Il tecnico legale dovrà possedere una copia dei documenti del defunto e degli eredi (carta d'identità e codice fiscale) ai fini della corretta compilazione della dichiarazione di successione.
L'atto deve essere presentato presso l'Agenzia delle Entrate nel territorio di competenza dell'ultima residenza del defunto. Se non si è a conoscenza di nessuna residenza di questi, la dichiarazione di successione può essere presentata all'Agenzia delle Entrate di Roma 6.
Solitamente gli incaricati della redazione della dichiarazione di successione assicurano servizi di compilazione di tutta la modulistica per successione, incluso il calcolo imposte, la compilazione del modello F23, la compilazione del prospetto di liquidazione e la predisposizione della voltura catastale.
Per verificare la presenza di eredi in vita del defunto è necessario conoscerne l'albero genealogico per stabilire il grado di parentela considerando che la successione è prevista entro il sesto grado di parentela.
Se non sono stati individuati gli eredi tramite ricorso ad atti anagrafici e simili, i beni del defunto vengono trasferiti per successione allo Stato.
Alla morte del congiunto, gli eredi che non sappiano l'entità esatta delle proprietà delle quali al defunto spettasse l'esercizio in vita di diritti reali, hanno l'obbligo di presentare la domanda di successione entro un anno dal decesso. La dichiarazione di successione servirà in questo modo a verificare l'entità e l'ubicazione dei beni tramite controlli su registri nazionali.
Per diritti reali si intendono usufrutto e proprietà e forme simili previste dal codice civile.
La normativa che regola il diritto di successione è contenuta infatti nel Codice Civile in "Libro Secondo delle Successioni", sotto il Titolo I recante le disposizioni generali sulle successioni. Per una consultazione della predetta normativa consultare il seguente link.
Oltre che dal Codice Civile, la procedura per la dichiarazione di successione è regolata dal Decreto Legislativo n. 346/1990 (T.U. imposta di successione e donazione), dalla legge 286/2006 e dalla legge 296/2006, cioè la Legge Finanziaria 2007.
Qualora nelle procedure di accertamento dei beni sui quali il defunto esercitava diritti reali dovessero emergere l'esistenza di terreni, occorrerà che il responsabile cui è demandato l'accertamento (solitamente un tecnico legale) verifichi l'edificabilità o meno del terreno in oggetto poiché la stima è utile ai fini del valore indicato nella dichiarazione di successione.
Il tecnico legale dovrà possedere una copia dei documenti del defunto e degli eredi (carta d'identità e codice fiscale) ai fini della corretta compilazione della dichiarazione di successione.
L'atto deve essere presentato presso l'Agenzia delle Entrate nel territorio di competenza dell'ultima residenza del defunto. Se non si è a conoscenza di nessuna residenza di questi, la dichiarazione di successione può essere presentata all'Agenzia delle Entrate di Roma 6.
Solitamente gli incaricati della redazione della dichiarazione di successione assicurano servizi di compilazione di tutta la modulistica per successione, incluso il calcolo imposte, la compilazione del modello F23, la compilazione del prospetto di liquidazione e la predisposizione della voltura catastale.
Tutti gli articoli sulla successione:
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- L'imposta di successione
- Quote successione
- I documenti per la successione
- Successione senza testamento
- Dichiarazione di successione
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