Curriculum vitae

Il curriculum vitae è il nostro biglietto da visita quando rispondiamo a un annuncio di lavoro e saperlo scrivere in maniera efficace dà una marcia in più alla nostra candidatura. Esso contiene infatti dettagli importanti sulle nostre esperienze di lavoro, sulle nostre capacità e addirittura sul tipo di approccio nei confronti di un compito.
Se pensiamo al curriculum vitae come un task lavorativo, un incarico da svolgere, capiamo più a fondo come esso possa essere visto da un recruiter. Va da sé che se il nostro curriculum è chiaro, conciso, completo e informativo daremo di noi una certa idea, mentre se esso è disordinato, incompleto e poco curato l'immagine di noi sarà un'altra.
Alla luce di questo è facile comprendere il lavoro che sta dietro la stesura di un curriculum vitae efficace e il consiglio migliore per realizzarne uno capace di valorizzare le nostre capacità è quello di ritagliarsi un po' di tempo per riflettere, rileggere e selezionare le informazioni.
La fretta è come sempre la nostra peggior alleata ed è bene dedicarsi a migliorare e aggiornare il curriculum vitae quando pensiamo di non averne bisogno. In questo modo se ci capiterà di dover inviare una candidatura in breve tempo potremo limitarci a qualche rifinitura e alla stesura della lettera di accompagnamento.
Per prima cosa si consiglia di adottare il formato europeo per il curriculum vitae. Si tratta di un modello standard che contiene oltre alle nostre informazioni personali il percorso di studi, le esperienze lavorative, le competenze linguistiche e altre capacità impiegabili in un contesto di lavoro. Il curriculum vitae aiuta l'esaminatore a trovare rapidamente le informazioni che sta cercando e che potrebbe non reperire in un curriculum disordinato.
Se tuttavia avete molte esperienze lavorative, un percorso di studi lungo e vario oppure entrambi, per non rischiare di sovraccaricare chi legge con troppe informazioni (e con il rischio di non farne risaltare nessuna) sarà opportuno effettuare una selezione.
Non occorre e non è auspicabile eliminare delle voci, ma ci si può limitare a citare quelle meno importanti e riservare uno spazio maggiore per dettagliare quelle veramente attinenti o che riteniamo capaci di valorizzarci. Una volta ottenuto un colloquio conoscitivo il datore di lavoro se interessato potrà chiederci informazioni maggiori su eventuali esperienze collaterali.
L'ultimo consiglio è quello di mantenere aggiornato il curriculum vitae. Una volta soddisfatti della stesura assicuriamoci di tenere da parte una copia modificabile (generalmente in formato .doc o .odt) sulla quale poter mettere mano agevolmente.
Se pensiamo al curriculum vitae come un task lavorativo, un incarico da svolgere, capiamo più a fondo come esso possa essere visto da un recruiter. Va da sé che se il nostro curriculum è chiaro, conciso, completo e informativo daremo di noi una certa idea, mentre se esso è disordinato, incompleto e poco curato l'immagine di noi sarà un'altra.
Alla luce di questo è facile comprendere il lavoro che sta dietro la stesura di un curriculum vitae efficace e il consiglio migliore per realizzarne uno capace di valorizzare le nostre capacità è quello di ritagliarsi un po' di tempo per riflettere, rileggere e selezionare le informazioni.
La fretta è come sempre la nostra peggior alleata ed è bene dedicarsi a migliorare e aggiornare il curriculum vitae quando pensiamo di non averne bisogno. In questo modo se ci capiterà di dover inviare una candidatura in breve tempo potremo limitarci a qualche rifinitura e alla stesura della lettera di accompagnamento.
Per prima cosa si consiglia di adottare il formato europeo per il curriculum vitae. Si tratta di un modello standard che contiene oltre alle nostre informazioni personali il percorso di studi, le esperienze lavorative, le competenze linguistiche e altre capacità impiegabili in un contesto di lavoro. Il curriculum vitae aiuta l'esaminatore a trovare rapidamente le informazioni che sta cercando e che potrebbe non reperire in un curriculum disordinato.
Se tuttavia avete molte esperienze lavorative, un percorso di studi lungo e vario oppure entrambi, per non rischiare di sovraccaricare chi legge con troppe informazioni (e con il rischio di non farne risaltare nessuna) sarà opportuno effettuare una selezione.
Non occorre e non è auspicabile eliminare delle voci, ma ci si può limitare a citare quelle meno importanti e riservare uno spazio maggiore per dettagliare quelle veramente attinenti o che riteniamo capaci di valorizzarci. Una volta ottenuto un colloquio conoscitivo il datore di lavoro se interessato potrà chiederci informazioni maggiori su eventuali esperienze collaterali.
L'ultimo consiglio è quello di mantenere aggiornato il curriculum vitae. Una volta soddisfatti della stesura assicuriamoci di tenere da parte una copia modificabile (generalmente in formato .doc o .odt) sulla quale poter mettere mano agevolmente.