Le caratteristiche, le procedure, i dettagli e le normative relativi agli
incentivi sull'imprenditoria femminile, cioè in quali casi si può usufruire delle agevolazioni previste nell'ordinamento italiano.
Negli ultimi anni per fronteggiare la crescente crisi economica sono state approvate delle normative che, prevedendo delle agevolazioni per i datori di lavoro in merito alle assunzioni di alcune categorie, mirano a rendere meno oneroso il contributo fiscale dell'azienda che assume.
Nel tempo sono stati predisposti dei piani specifici in merito ad alcune categorie, tra le quali spicca quella dell'imprenditoria femminile. La legge che ne disciplina i contenuti e le procedure è la
L. 215 sull'imprenditoria femminile che è stata voluta e realizzata dal Ministero delle Attività produttive.
Questa specifica legge si rivolge a tutte quelle aziende che hanno le
caratteristiche per essere considerate dalla legge come piccole imprese, cioè: numero di assunzioni del personale inferiore a 50 dipendenti; un fatturato che non superi i 7 milioni l'anno; un totale di bilancio che non superi i 5 milioni di euro e l'indipendenza da imprese partecipanti.
Viene espressamente indicato nella
Legge 215 che i finanziamenti per l'imprenditoria femminile possono essere stanziati per le piccole imprese che rientrano nei settori dell'artigianato, dell'agricoltura, del commercio, del turismo e dell'industria.
Le motivazioni che devono sostenere la richiesta di finanziamenti e agevolazioni devono rientrare nei seguenti ambiti: avvio di nuove attività, acquisizione di servizi reali, acquisizione di attività preesistenti e progetti aziendali innovativi.
In linea generale le
agevolazioni previste per l'avvio di nuove attività sono:
- credito d'imposta;
- finanziamento agevolato dello 0,5% da restituire entro il termine di 10 anni;
- contributo a fondo perduto: una parte del finanziamento viene concessa a fondo perduto e l'altra parte viene concessa con un tasso agevolato dello 0,5% da dover poi restituire entro 10 anni.
Le spese che possono essere sostenute tramite l'erogazione dei
finanziamenti e la concessione delle agevolazioni sull'imprenditoria femminile sono quelle relative a: impianti generali, brevetti, software, servizi reali, attività preesistenti, beni usati, opere murarie, macchinari e attrezzature, progettazione e direzione dei lavori, studi di fattibilità e piano d'impresa.
Non possono invece essere sostenute con la Legge 215 le spese relative all'acquisto di minuterie e utensili di uso manuale comune, di beni di uso promiscuo, di scorte di materie prime e di beni usati, acquisto di terreni e fabbricati.